Oriente Occidente si tuffa nelle danze del Mediterraneo
Tutto pronto per la nuova edizione del Festival roveretano
ROVERETO. Spazio geografico complesso, ricco di arte, storia ma anche di conflitti, disperazione e nuove speranze, il Mediterraneo è al centro dell'indagine coreografica del festival Oriente Occidente che si terrà dal 1º all'11 settembre fra Rovereto e Trento, con compagnie di danza e di musica provenienti da Egitto, Algeria, Francia, Israele, Grecia, Spagna, Turchia, Marocco e per l'Italia, dal Salento. L'idea madre di dedicare un'edizione del festival al Mediterraneo è stata lanciata dal Forum trentino per la pace e i diritti umani.
«Si tratta di mostrare attraverso l'immaginazione delle culture, in questo caso soprattutto musicali e di danza, la grande forza vitale di un mare condiviso da sempre tra alterità profonde, ricche di contenuti e valori - spiegano i direttori del festival Lanfranco Cis e Paolo Manfrini - perché occorre sapere superare i messaggi di panico e di paura lanciati dai movimenti di opinione e dai media più irresponsabili, ad esempio sui migranti».
«Sulle rotte di Ulisse» sarà quindi il viaggio «senza frontiere, visto che ogni frontiera non è altro che la materializzazione dell'autorità», compiuto dall'edizione numero 31 del festival, a passo di danza, ma non solo: ci sarà anche la sezione Linguaggi di Oriente Occidente, dedicata agli sconvolgimenti in corso nel mondo islamico, con ospiti il giornalista Alessandro Politi che parlerà della primavera araba, Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato per i rifugiati, lo scrittore libanese Elias Khoury e lo scrittore Varujan Vosganian che parlerà del genocidio armeno. Giuliana Sgrena si occuperà della rivolta dei popoli senza bandiere nel nord Africa, il sociologo Khaled Fouad Allam dei rapporti tra Israele e Palestina, e la giornalista del TG3 Lucia Goracci delle rivoluzioni arabe e del terrorismo.
Per quanto riguarda il cartellone del festival, si inaugura il primo settembre con Mercedes Ruiz, giovane stella del nuovo flamenco Andaluso, per passare il 2 settembre, a un'altra stella della danza, questa volta italiana, Maristella Martella, nata in seno al movimento più trascinante degli ultimi anni, ossia della taranta del Salento. In collaborazione con la Fondazione Notte della Taranta, il festival propone due concerti di musical salentina: Enza Pagliara con Frunte de Luna e Mauro Durante con il Canzoniere Grecanico. In programma ci sono altre tre star della danza contemporanea europea, amate dai cultori dello stile contemporaneo più innovativo: il 3 settembre, il coreografo serbo-francese Josef Nadj, direttore del prestigioso Centro coreografico nazionale di Orléans, con"Les Corbeaux", una coreografia dedicata al volo dei corvi; l'8 settembre Ohad Naharin presenta "Deca Dance" con l'acclamata compagnia israeliana Batsheva Dance Company, mentre il 10 settembre c'è il coreografo greco Andonis Foniadakis e la Apotosoma Dance Company con "Romeo e Giulietta".
Ben due le serate sono dedicate al coreografo egiziano Waldin Aouni, in scena con il suo Egyptian Modern Dance Theatre il 5 a Rovereto e il 6 al Sociale di Trento. Il 10, nella piazza del Mart, si esibiranno la compagnia turca di Ziya Azazi e quella franco-egiziana di Djamila Henni-Chebra, mentre il 5 ci sarà anche il concerto della Tangeri Café Orchestra. Il festival si chiude l'11 settembre con la compagnia francese La Baraka insieme al Balletto contemporaneo di Algeri, diretta dal coreografo franco-algerino Abou Lagraa.
All'interno del festival si è sviluppata una sezione che vanta una sua autonomia, il concorso coreografico "Danz'È", dedicato alla giovane coreografia italiana. La partecipazione al concorso è sempre più ambìta dalle giovani compagnie, perché i migliori vengono prodotti dal festival stesso: i vincitori della scorsa edizione sono Gabriel Beddoes e Francesca Manfrini e mostreranno i loro lavori il 7 settembre, all'Auditorium Melotti del Mart.