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Ora legale «dimenticata»: l’auto resta bloccata all’ex Bimac

La protesta di un utente: «Sono tornato a prendere la macchina 15 minuti prima di mezzanotte ma la porta era chiusa. Ho dovuto arrampicarmi per far scattare la maniglia dall’interno»


di Giuliano Lott


ROVERETO. Una banale dimenticanza, ma a Irio Bini stava per costare cara. Martedì sera aveva parcheggiato la sua auto nel parcheggio interrato all’ex Bimac e quando vi ha fatto ritorno ha scoperto con grande disappunto che la porta basculante era chiusa. «Erano le 23.45, ed ero tranquillo perché l’orario di chiusura è mezzanotte. Ho immaginato subito cosa fosse accaduto: il timer che regola l’apertura e la chiusura della porta non era stato aggiornato dopo il passaggio dall’ora legale all’ora solare».

Bini, che vive a Castellano, non poteva arrangiarsi a piedi, e anche nell’eventualità di trovare con molta fortuna un passaggio (o una costosa corsa notturna in taxi) , avrebbe avuto un altro problema il giorno dopo. «I controlli avrebbero rilevato che il ticket del parcheggio era scaduto, e così oltre al danno mi sarei dovuto accollare la beffa di una multa. Di lì a poco è arrivato un altro signore che aveva parcheggiato all’interno e aveva il mio stesso problema. Così ho chiamato i carabinieri e poco dopo è arrivata la pattuglia, ma mi hanno spiegato con gentilezza che non potevano farci nulla e mi hanno consigliato di chiamare i pompieri. Ma anche loro hanno scosso la testa, non potevano certo sfondare la porta di un parcheggio pubblico per liberare la mia auto».

Da qui un ulteriore tentativo, con una chiamata alla polizia municipale, che ammettendo la propria impotenza di fronte al caso, ha consigliato di rivolgersi al numero verde dell’Amr. Bini chiama, ma si sente rispondere che ci vorrà almeno un’ora prima che qualche addetto arrivi sul posto per aiutarlo, e non è nemmeno detto che si riesca ad aprire le porte automatiche del parcheggio.

A questo punto Bini, che per mestiere si occupa di da 32 anni elettromeccanica e automazioni, cerca di risolvere la questione da solo. «Ho notato che c’era una griglia a settore con uno sblocco automatico. Assumendomi qualche rischio, compreso quello di venire arrestato per intrusione, mi sono arrampicato per riuscire ad aprire la porta dall’interno, in modo da poter entrare e riprendermi la macchina. In qualche modo sono riuscito ad azionare la maniglia e aprire».

Così Bini è potuto tornarsene a casa con la propria auto, ma è tuttora furioso. «Si dice che sono inconvenienti “che possono capitare”, ed è pure vero, ma in questo caso c’è stata incompetenza e totale mancanza di rispetto verso i cittadini e gli utenti. Con la tecnologia di oggi è possibile programmare le aperture e le chiusure delle porte compresi i cambi di orario per i prossimi venti o trent’anni». E aggiunge un’ultima stoccata: «Tra i vari problemi, in questo parcheggio non è nemmeno possibile fare un abbonamento, nemmeno per i residenti».

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