la road map della presidente facchini 

Operazione ascolto nella Sat 

Il tema del 2019 sarà la frequentazione della montagna oggi



TRENTO. L’operazione ascolto, le riunioni periodiche e l’argomento del tema di fondo del 2019 che sarà «La frequentazione della montagna ed in particolare, come si va in montagna oggi? Il modo, la moda di una frequentazione si può, o si deve incrementare? In caso affermativo con quali impatti? In caso negativo con quali ricadute?».

Questi i tre pilastri che, concluso il primo semestre dall’insediamento del nuovo Consiglio Centrale Sat, la presidente Anna Facchini ha indicato tracciando una sorta di road map, illustrando ai presidenti delle Commissioni e al personale dipendente, le novità e i nuovi assetti e i progetti introdotti e approvati dal Consiglio.

Innanzi tutto C’è l’operazione ascolto delle Commissioni consultive, iniziata a giugno e terminata a metà novembre 2018: ogni Commissione è stata invitata a presentare una relazione programmatica annuale, individuando i costi di massima di ogni voce del proprio programma, valutazioni che finiranno nel bilancio previsionale e successivamente nel bilancio sociale 2019.

Sempre in tema di Commissioni consultive il Consiglio ha poi approvato la costituzione di tre nuove commissioni: amministrativo-legale, comunicazione e medica.

Il secondo pilastro della nuova impostazione riguarda l’assetto organizzativo interno, anche l’organico della Sat dunque è stato coinvolto in questo nuovo corso con riunioni periodiche, finalizzate non soltanto ad informare su provvedimenti e delibere, ma anche a creare una strategia operativa strutturata e condivisa.

La terza novità, forse la più rilevante in termini culturali e di rapporti interni, riguarda il progetto interdisciplinare, ossia la proposta di un tema di fondo sul quale sia le Commissioni in prima battuta, e poi sezioni e soci saranno chiamati a dare un loro contributo. Per il 2019 è la frequentazione della montagna. Un progetto inedito, quanto ambizioso, soprattutto per le modalità di attuazione, ma sicuramente un processo partecipativo del quale in questo particolare momento del sodalizio, che si avvicina ai suoi 150 anni di storia e del contesto politico e sociale in generale, si sentiva la necessità.















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