Omicidio di Pergine, in trecento sulle tracce del killer: una segnalazione porta a Folgaria
Vasta caccia a Marco Quarta: dai boschi della Valsugana alla Puglia, fino alla Valsesia ma anche all'estero. Martedì i funerali di Carmela
TRENTO. Posti di blocco lungo le strade, controlli nei boschi e nelle tante baite nascoste fra gli alberi e l’elicottero che dall’alto cerca delle tracce. E poi controlli mirati nel leccese, nella provincia di Novara e a Varese, e anche all’estero. È una vera e propria caccia all’uomo - con 300 persone coinvolte - quella che è in corso dalla serata di giovedì. I carabinieri cercano una Dacia Duster marrone EL927EY la targa. Ma cercano soprattutto Marco Quarta, il fuggitivo. Una donna ha detto di averlo visto nel pomeriggio a Folgaria, a Passo Coe, con in spalle uno zaino. Non è l'unica segnalazione: della sua auto ne sono arrivate in giornata dall'Italia centrale, ma anche dal Nord-Ovest, in particolare dalla Valsesia, nessuna con riscontri. Quella in Trentino sembra invece la più verosimile e lì si concentrano i carabinieri per catturarlo.
Di lui non si sa più nulla dalle 20.30 di giovedì quando è stato visto dai vicini di casa accoltellare a morte l’ex moglie, Carmela Morlino, di 36 anni, sul ballatoio, davanti all’ingresso di casa in via della Cargaroda a Zivignago di Pergine. Disarmato del coltello con una lama di oltre 20 centimetri, Quarta è scappato. Probabilmente al volante della Dacia che sembra sparita nel nulla come il suo proprietario. E come non si trova più uno zaino da montagna che risulterebbe esser stato acquistato dall’uomo poco prima dell’omicidio. Zaino che in base alle riprese di una telecamera, l’uomo aveva sulle spalle poco prima del delitto. E forse dentro c’era il necessario per la fuga.
La foto di Quarta è stata spedita ovunque, dai porti, agli aeroporti, alle autorità all’estero. Ma potrebbe cercare di trovare un rifugio in zone a lui conosciute. Come quella del leccese, zona di origine della famiglia di Quarta che poi si era trasferita a Borgo Manero, in provincia di Novara. E anche qui è arrivata la foto con la descrizione dell’uomo che è fattivamente ricercato anche a Varese, città dove l’uomo ha trascorso molti anni della giovinezza. Ma il fuggitivo, questo gigante alto quasi due metri, pare essere sparito.
Non avrebbe lasciato tracce dietro di sè e non sarebbero neppure arrivate delle segnalazioni significative. Segnalazioni che vanno fatte al centralino del Comando Provinciale Carabinieri di Trento (0461.202000) oppure al numero di emergenza 112. La macchina di Quarta non è molto diffusa ma è già arrivata qualche chiamata per segnalare la presenza della vettura e per circoscrivere l’attività di controllo del territorio da parte dei cittadini, è stato deciso di fornire anche la targa dell’auto.
Le indicazioni su Quarta sono state diramate anche alle altre forze dell’ordine, alla forestale per aumentare il più possibile il numero di «occhi». E ieri da parte dell’Arma è stato chiesto il coinvolgimento diretto dei vigili del fuoco: con il loro elicottero, infatti, è stato fatto un altro giro dell’alto della zona alla ricerca di un particolare, di un elemento che possa fornire un’indicazione per arrivare a capire dove si possa trovare Quarta o dove possa essere passato in queste sue lunghe ore di latitanza.
Intanto i nonni materni si stanno prendendo cura dei due figli piccoli della coppia con l’aiuto degli assistenti sociali che hanno il difficile compito di spiegare loro cosa è successo. E i bambini avrebbero iniziato a fare domande sul loro papà e sul suo possibile arresto. Domani sera alle 20 nella chiesa di Zivignago ci sarà un rosario in memoria di Carmela mentre martedì sarà la chiesa di Pergine ad ospitare, alle 14.30, il funerale della donna.