Nuovo ospedale del Trentino, la Provincia azzera il progetto di Guerrato e nomina un commissario
Nuova strategia per il Polo ospedaliero e universitario del Trentino. Nel frattempo si investirà sull’attuale ospedale Santa Chiara (foto Pat / Matteo Rensi)
TRENTO. Not, si volta pagina. Con una delibera proposta dal presidente Fugatti, la Giunta provinciale ha aggiornato i piani per il progetto del Nuovo polo ospedaliero e universitario del Trentino, come ha spiegato lo stesso presidente illustrando oggi in conferenza stampa i contenuti del provvedimento.
In primo luogo, l’Amministrazione provinciale ha preso atto del fatto che il procedimento si è chiuso con l’impossibilità di sottoscrivere il contratto a causa della mancata approvazione del progetto preliminare presentato dalla ditta Guerrato (a sua individuata nel corso della procedura come soggetto promotore). Le ragioni risiedono nelle difformità - non sanabili - del progetto rispetto all’iniziale studio di fattibilità.
La strategia dell’Amministrazione provinciale - ha spiegato poi il presidente, affiancato dagli assessori a urbanistica e enti locali, dal direttore generale della Provincia, dai dirigenti del Dipartimento salute e di Apac e dal direttore generale dell’Azienda sanitaria - è stata aggiornata alla luce della nuova valutazione di contesto, che tiene conto delle esigenze successive alla pandemia, del nuovo modello di gestione della sanità territoriale, nonché dell’avvenuta costituzione della facoltà di medicina attivata dalle università di Trento e Verona. La decisione assunta, ha sottolineato il presidente, consiste in una rivalutazione complessiva della situazione che porta alla chiusura del progetto Not e all’inizio di un nuovo percorso per il nuovo ospedale del Trentino del futuro.
Si è quindi deciso di nominare un commissario straordinario, figura introdotta da una specifica norma provinciale e già attivata in Trentino per accelerare diverse opere strategiche. Tale commissario avrà il compito di individuare le modalità più adatte per affidare la progettazione e realizzazione della nuova infrastruttura sanitaria e universitaria. Potrà ad esempio attingere a quanto previsto dalle recenti norme in materia di PNRR e quindi a strumenti come l’appalto integrato, che consentiranno di abbreviare e semplificare i tempi necessari.
Nel tempo necessario per l’avanzamento ed esecuzione del progetto, è stato infine precisato, saranno assicurati gli investimenti sull’attuale ospedale Santa Chiara di Trento.