Nuovi vitigni nascono a San Michele

La Fondazione Mach estende le sperimentazioni su altri terreni e intanto progetta la Palazzina Ambiente



ADIGE. La Fondazione Edmund Mach cresce, con il progetto che porterà a una nuova palazzina per laboratori e uffici e con la collocazione di nuovi vitigni sperimentali. Questi ultimi, autorizzati dalla Provincia, occuperanno 6.664 metri quadrati liberati da precedenti vitigni di Chardonnay. Il riutilizzo della superficie è illustrato in una «Relazione del progetto di sperimentazione» formulata dal responsabile scientifico della Fondazione Marco Stefanini, l'obiettivo è l’omologazione di nuove varietà di uva da vino.

Alla Mach sono partiti da un numero enorme di piante ottenute da seme, 15 mila, e hanno sfoltito il gruppo fino a "promuovere" circa 200 prodotti, candidati a diventare ufficialmente vitigni. «Esemplari di 4 di queste varietà selezionate, 2 di uve rosse e 2 di uve bianche aromatiche - spiega Stefanini - sono già stati inviati a Roma con le richieste di iscrizione al Catalogo nazionale delle varietà di uva da vino. Aspettiamo che la commissione competente si riunisca, intanto abbiamo bisogno di procedere con le verifiche e, in particolare, dobbiamo ottenere, per ogni nuovo potenziale vitigno, una piccola produzione che ci consenta di valutarne caratteristiche e qualità. Diciamo che sono necessarie delle microvinificazioni e a questo servono gli impianti su quei 6.664».

L'autorizzazione concessa da Trento ha una durata di 15 anni e comprende il divieto a commercializzare i prodotti ricavati dalle sperimentazioni. Di distribuzione e valorizzazione dei nuovi vitigni si parlerà solo dopo il loro eventuale inserimento nel Catalogo.

A S.Michele si apre un'altra area di studio sul campo, mentre si profila all’orizzonte la Palazzina Ambiente. Il nome sarà quello, il progetto definitivo invece ancora non c'è e la gara per l'assegnazione dei lavori è prevista entro fine anno, il taglio del nastro non prima del 2014. Si sa già, invece, che la palazzina ospiterà il Dipartimento agroecosistemi sostenibili e biorisorse del Centro di ricerca e innovazione della Fondazione, oltre a una parte del Centro di ecologia alpina già trasferito dal Bondone a San Michele.

Ecologia e sviluppo sostenibile, per questo si chiamerà palazzina Ambiente: per ora, il progetto, vista la vicinanza all’alveo del rio Oberauch, ha incassato l'ok ai fini idraulici e patrimoniali, subordinato all'osservanza di alcune «prescrizioni di carattere tecnico-operativo».©RIPRODUZIONE RISERVATA













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