Nuovi insegnanti, sarà un maxi-concorso
I posti in ballo sono 160, la Provincia si prepara a ricevere 4 mila domande E’ il primo atto (con tante incognite) di un percorso che parte con i bimbi del 2007
TRENTO. Sarà un maxi concorso quello che la Provincia di Trento si prepara ad affrontare per selezionare 160 nuovi docenti in vista della partenza, il prossimo anno scolastico, della prima fase della rivoluzione linguistica voluta dalla giunta provinciale.
I concorsi
I concorsi sono due: il primo per selezionare 100 insegnanti della scuola primaria con competenze linguistiche in inglese (50) e tedesco (altri 50). Il secondo servirà per selezionare 60 insegnanti di scuola per l’infanzia di cui 30 con competenze linguistiche.
I numeri
Gli uffici del Dipartimento della conoscenza hanno già ricevuto 400 domande per il primo concorso e un centinaio per il secondo. Ma gli organizzatori del bando - anche sulla base di esperienze recenti - prevedono numeri molto più elevati, per un totale di circa 4 mila candidati (2.500 per il primo concorso e 1.500 per quello per la scuola dell’infanzia).
I tempi
La scadenza per la presentazione delle domande è il 16 febbraio (tutti i dettagli sul sito “vivo scuola”) e la Provincia prevede tempi strettissimi per le procedure di selezione, in modo da riuscire a formare una graduatoria entro l’estate, in tempo utile per la partenza del prossimo anno scolastico.
I rischi
La Provincia si sta preparando alla gestione di questi numeri, ma è chiaro che più è elevato il numero di partecipanti più aumenta il rischio di errori e ricorsi, come è stato evidenziato anche da alcuni sindacati che considerano il concorso (aperto a tutti ) una discriminazione degli attuali precari che già hanno annunciato manifestazioni di protesta. I responsabili del Dipartimento della Conoscenza sono comunque certi che anche se il concorso dovesse essere ritardato da eventuali ricorsi ci sono risorse per far fronte alla partenza della prima fase della riforma linguistica.
L’organico
L’assunzione dei 160 nuovi insegnanti nelle scuole trentine non prevede in realtà un aumento dell’organico del personale scolastico provinciale, ma si tratta di fatto di un’operazione che porterà regolarizzazione di posti di lavoro precari, con l’ingresso di nuove professionalità con competenze linguistiche.
Cosa cambia
La principale novità riguarda la previsione - per tutte le terze classi delle scuole primarie - di tre ore di insegnamento di alcune materie (per lo più le “educazioni”, scienze e geografia) in lingua straniera. Si tratta del Clil (content and language integrated learning) o insegnamento in lingua veicolare. La novità riguarda i bambini nati nell’anno 2007 (in terza elementare in settembre) che verranno accompagnati nel loro percorso di studi con il potenziamento degli insegnamenti in lingua veicolare. Un altro obiettivo per il 2015-2016 è l’avvio di esperienze linguistiche in almeno 180 materne. Per l’ultimo anno delle superiori invece è già previsto dalle norme nazionali - il Clil per una materia: per la Provincia il 50% delle ore di quella materia dovrà essere in lingua veicolare.
Obiettivo 2020
In realtà il piano completo (insegnamento Clil in tutte le classi) sarà garantito solo nell’anno scolastico 2019-2020. Attualmente esistono esperienze Clil riconosciute dalla Provincia in 132 materne (47%), 450 classi della scuola primaria (31%) e 267 classi delle medie (37%).
Ma ecco il piano della Provincia in 16 immagini