Trento. Lo ha evidenziato anche il presidente Michele Russolo nel suo discorso alla cerimonia di giuramento dei nuovi avvocati: «È la prima volta che presiedo questa cerimonia e spero davvero di non essere stato io a portare un po’ di sfortuna ma non c’è mai stato un così elevato numero di dottori che, pur avendo superato l’esame, non ha ritenuto di iscriversi all’albo. Confido davvero che si tratti di una sfortunata coincidenza e che l’esiguo numero di nuovi iscritti non sia sintomatica manifestazione della progressiva disaffezione verso una professione che, sotto molteplici aspetti, è davvero bellissima». In effetti sono numeri mai visti: 23 quelli che hanno superato l’ostacolo dell’esame - condizione necessaria per diventare avvocato - e sei quelli che si sono iscritti all’ordine. Di questi ieri erano presenti in cinque: Silvia Sartori, Alessia Chiocchetti, Ilaria Micheletti, Federico Normanni, Federico Marchetti. A loro i migliori auguri da chi la professione l’ha intrapresa da tempo, ricordando come quella scelta si presenti come una professione «amaramente bella». Ma la riflessione sul calo dei nuovi iscritti è rimandata all’anno prossimo, per verificare sa sia un trend e se questa sia stata un’eccezione. La cerimonia ieri è stata l’occasione per consegnare il Micheletto d’oro Marcello Graiff: avvocato da 40 anni.