«Non abbiamo la bacchetta magica»

Salvador Valandro risponde agli Amici della Terra che criticano la Comunità di Valle sul sistema di raccolta rifiuti



ALTO GARDA. Leggendo le motivazioni per le quali l’ente che presiede è tra i cinque candidati al premio «Nemico della Terra 2012», Salvador Valandro si è più stupito che scocciato.

«Finalmente qualcuno si è accorto che esiste la Comunità di Valle!», attacca buttandola in battuta. Poi ridiventa serio e aggiunge: «Me lo aspettavo che qualcuno ci prendesse di mira, ma certo non sul tema della gestione dei rifiuti. Su questo punto abbiamo la coscienza a posto. Non abbiamo invece la bacchetta magica che ci consentirebbe di accelerare le procedure, saltare i passaggi istituzionali e ignorare le leggi e le regole».

Secondo gli Amici della Terra, l’associazione ambientalista che ha nominato l’ente (insieme a Comitato Viabilità Nago-Torbole, bonifica agraria dei Gazzi, discarica della Maza e al consigliere Mauro Ottobre), la Comunità di Valle ha fatto troppo poco per migliorare i risultati della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, fermi da qualche anno attorno al 56%: ben lontani quindi dal 65% richiesto dalla Provincia.

Gli «Amici » di Paolo Barbagli avrebbero voluto da parte di Valandro e dei suoi collaboratori (nelle motivazioni citano anche l’assessore Michela Calzà) una decisa sterzata verso il «porta a porta» integrale, ma, commenta il presidente, tra il dire e il fare nella pubblica amministrazione c’è di mezzo una nutrita serie di adempimenti e obblighi. A meno che non si voglia essere pizzicati dalla Corte dei Conti, come sarebbe successo se la Comunità avesse abbandonato nei magazzini 150 campane per la raccolta stradale già acquistate in attuazione del piano rifiuti approvato nel 2007 dai 12 comuni del C9.

Partendo da questo dato di fatto non trascurabile e dallo studio commissionato all’Università di Trento, la Comunità dell’Alto Garda e Ledro è giunta alla conclusione che il sistema più conveniente da adottare è quello misto: campane seminterrate nei centri storici, porta a porta integrale nelle zone periferiche. Su questa ipotesi ha poi dovuto sentire il parere dei sei comuni e metterli tutti d’accordo. Entro l’estate si concluderà la fase politica delle presentazioni e dei nullaosta al piano; entro la fine dell’anno partirà quella operativa, ad esempio con la progettazione per il posizionamento delle campane seminterrate (i buchi nel terreno per ora li ha predisposti solo Riva).

Gli Amici della Terra auspicano che il nuovo sistema venga attuato già l’anno prossimo. Ma il 2013, risponde Valandro, oltre che per il completamento dell’iter amministrativo (più articolato di quanto non si pensi) servirà per la posa delle campane, l’acquisto dei contenitori per il porta a porta e anche per la campagna di informazione e sensibilizzazione necessaria a preparare la popolazione al cambio radicale di abitudini. L’implementazione del nuovo sistema di raccolta - che riguarderà quasi 30 mila utenze - è previsto per il primo semestre del 2014.

Gli Amici della Terra tirano in ballo la Comunità anche sulla questione della discarica, ritenendola responsabile con la Provincia del famoso capping con cui, sostengono, si vogliono coprire le magagne accumulate in passato. Su questo Valandro, dopo aver ribadito che la Comunità, con l’impianto di sfruttamento dei gas, intende fare della discarica una risorsa, lascia la parola a Pacher. (d.r.)













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