No-Tav, contestazione a Ianeselli a margine del Dolomiti Pride. Solidarietà dal mondo politico
È avvenuto poco dopo l’intervento del sindaco di Trento sul palco alle Albere. Vicinanza dagli organizzatori e dal mondo politico (foto: Paolo Pedrotti)
VIDEO - Musica, il concerto degli Eroma
FOTO - A Trento l'arcobalendo del Dolomiti Pride
TRENTO. È ufficialmente calato il sipario sull'edizione 2023 del Dolomiti Pride. L'evento ha visto sfilare per le strade di Trento circa diecimila persone nel corteo di ieri (14mila i partecipanti nelle due giornate di venerdì e sabato, secondo gli organizzatori), che si è concluso con i concerti tenutisi sul palco al quartiere delle Albere, da cui anche il sindaco Franco Ianeselli è intervenuto salutando i partecipanti.
Proprio il sindaco, a conclusione del suo intervento, è stato accerchiato da alcuni manifestanti no-Tav, che l'hanno circondato e aggredito verbalmente, costringendolo a dotarsi di una scorta di polizia sulla strada di ritorno a casa.
Vicinanza al sindaco è stata espressa dagli organizzatori: «Il pride è una manifestazione libera e democratica, inclusiva anche rispetto a istanze diverse. Il confronto non può però mai sfociare nell’aggressione verbale o fisica. Per questo, il coordinamento Dolomiti Pride esprime solidarietà al sindaco Franco Ianeselli per gli episodi avvenuti ieri a conclusione del suo intervento».
Numerosi gli interventi del mondo politico. «Un atto indegno» per la presidente di Itea e candidata alla presidenza provinciale per Fdi Francesca Gerosa, a cui si sono sommate le parole del gruppo consiliare comunale di Fratelli d'Italia: «Minacce e parole irripetibili che non possono trovare alcuna forma di giustificazione» è il loro commento.
«Apprendiamo con sconcerto dell'aggressione da parte di un gruppo di no tav al sindaco Ianeselli e alla sua famiglia, esprimiamo quindi la nostra solidarietà al sindaco e ai suoi familiari ribadendo la necessità di costruire una società civile dove al primo posto rimanga la capacità di confrontarsi» aggiunge il gruppo Campobase.