“No Green Pass” protesta flop a Trento. Ma oggi saranno sotto la Regione
Nessun treno bloccato e forte presidio delle forze dell’ordine. Annunciata una manifestazione il 2 settembre dalle 10 alle 12 sul lato opposto di piazza Dante
TRENTO. La protesta dei “No Green Pass” nel giorno in cui il documento verde è diventato obbligatorio sui mezzi di trasporto, ha coinvolto più di 50 scali ferroviari nazionali.
Non c'è stato tentativo di blocco del transito dei treni - tutte le stazioni erano ampiamente presidiate dalle forze dell'ordine- anche perché un'azione diretta avrebbe tolto alla protesta la dimensione non violenta. In tutti i casi il movimento spontaneo “No green pass” ha ottenuto un’elevata attenzione mediatica.
Così anche a Trento dove alla spicciolata sono arrivati alcuni dei promotori della manifestazione del sabato pomeriggio. Tra loro il disabile Maurizio Brunetta costretto su una sedia a rotelle che ha arringato per lungo tempo una folla prima scarsa e poi sempre più numerosa, ma mai arrivata ad un punto tale da fermare il passaggio delle persone.
Brunetta ha rimarcato come le forze dell'ordine si dovrebbero schierare dalla parte di quella popolazione che contesta quella che ritiene essere una dittatura sanitaria.
Da parte chi lo ascoltava molto interesse, ma mai è scattato l'applauso: di certo non era la platea delle manifestazioni del sabato pomeriggio.
L'appuntamento è per il 2 settembre con un presidio di due ore (dalle 10 alle 12) sotto il palazzo della Regione; poi nuovamente sabato alle 17,30 in Piazza Dante.
Qualche momento di apprensione tra le forze dell'ordine, lo si è avuto quando è arrivata la voce di un possibile arrivo di un gruppo anarchico segnalato in movimento in centro città. Ha destato invece curiosità “l’ingabbiatura” metallica della pensilina esterna della stazione con alcuni ingressi chiusi.
Di fatto si crea un percorso obbligato delle persone che ne faciliterebbe il controllo. La versione delle Ferrovia è quella di un intervento di una verifica statica della struttura e della sua messa in sicurezza.
Anche nel resto d'Italia le manifestazioni si sono rivelate un flop: ecco le foto.