"No alla riforma": gli studenti trentini assaltano la sede del Pd
Armati di colla, pennello, volantini e striscioni protestano contro Dalmaso e Gelmini, Dellai e Berlusconi: "Pd e Pdl sono uguali"
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TRENTO. «Pd-Pdl: la stessa arroganza». Con questo slogan una ventina di giovani del Coordinamento dei collettivi studenteschi hanno “assalito” la sede trentina del Partito democratico. Il blitz scatta alle 15.30 quando fanno irruzione negli uffici del Pd. Indisturbati, scherzando e fischiettando, muniti di colla e pennello, appiccicano in ogni dove fotografie del ministro Gelmini, dell’assessore Dalmaso, del premier Berlusconi e del governatore Dellai. Gelmini e Dalmaso sotto il simbolo del Pd perché, affermano, «sono la stessa cosa». «La riforma della scuola trentina è addirittura peggio di quella nazionale», ripetono i ragazzi. Intanto continuano le operazioni di collage. Berlusconi e Dellai oscurano Obama. Poi, i ragazzi entrano nell’ufficio del segretario del Pd trentino, Michele Nicoletti. Incollano altri volantini sui muri della stanza. Nicoletti osserva impassibile. Silenzioso. Lascia fare. I giovani continuano la protesta poi, senza alcun confronto, se ne vanno. «Siamo riusciti a sottolineare che il Pd e il Pdl sono uguali. Sulla scuola hanno la stessa politica che mina la qualità dell’istruzione pubblica». Non appena i ragazzi escono, Nicoletti si affretta a pulire. È scuro in volto, ma sdrammatizza. «Berlusconi e la Gelmini nel mio ufficio non ci possono stare. Le foto della Marta (Dalmaso, ndr) invece le lascio». Sorride. Ma ammette di essere anmareggiato. «Mi dispiace che i ragazzi non abbiano espresso con lo strumento principe della politica, la parola, il loro pensiero. Si possono avere opinioni diverse, ma non ci si esprime così.