Niente alcol e videogiochi al centro giovani di Arco

Sono due delle regole che verranno imposte al futuro gestore dell’attività. Avviato l’iter per l’appalto. La struttura dovrà sostenersi economicamente


di Gianluca Marcolini


ARCO. Non si può fumare, neppure all'aperto (giustamente), c'è il divieto di giocare d'azzardo e sono proibiti pure i giochi leciti, come le “new slot”, le videolottery (vit) e similari. E non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di un centro giovani destinato a costruire relazioni, ad aggregare e a favorire la crescita consapevole e responsabile delle future generazioni di arcensi ed altogardesani. Il nuovo spazio giovani di Prabi è aperto da circa un anno ma in questo frangente si è continuato a lavorare dentro e fuori, da qui il nome di Cantiere 26 che gli stessi ragazzi e i responsabili hanno voluto assegnare alla struttura, in attesa di una scelta definitiva.

Ora, però, è arrivato il momento di far partire a tutti gli effetti l'attività del centro: l'amministrazione comunale di Arco ha dato il via all'iter che porterà all’appalto e quindi all'assegnazione della gestione. Ad individuare la proposta migliore sarà un'apposita commissione che valuterà, oltre all'aspetto economico, anche le idee di utilizzo e fruizione della struttura, capacità aggregativa e modello gestionale e organizzativo compresi.

Nel bando di gara il Comune ha previsto praticamente tutto. Innanzitutto la durata di questo primo affido che avrà una lunghezza sperimentale di appena due anni: poi si tireranno le somme e si deciderà su quali binari proseguire. Il centro dovrà rimanere aperto sei giorni alla settimana, sarà dotato di un Internet Caffè che però avrà una funzione ausiliaria e non prevalente rispetto alle altre attività. Vietati gli alcolici ai minori, i superalcolici in assoluto e spazio ai prodotti a chilometro zero.

Il centro giovani dovrà essere in grado, un po’ alla volta, di sostenersi economicamente con iniziative capaci di attrarre sponsorizzazioni e finanziamenti anche tramite eventi a pagamento “purché coerenti con gli obiettivi del centro”. Vi è anche la possibilità di concedere in uso a pagamento le sale (in totale sono 916 metri quadrati interni e 1.702 esterni con due campi da gioco e una sala prove staccata in fase di costruzione).

La costruzione del centro giovani è stata finanziata dalla Provincia nel dicembre del 2007 per 1,8 milioni di euro, sulla scorta di una domanda di finanziamento precedentemente inoltrata (spesa prevista e richiesta 2 milioni di euro). A seguito di questo finanziamento il Comune ha dato avvio a tutte le procedure necessarie per l'appalto dei lavori di costruzione che si sono conclusi nel marzo del 2013. Il nuovo spazio di Prabi è un centro socio-culturale rivolto in via prioritaria ad adolescenti, giovani, giovani adulti (14- 30 anni), in cui l'autodeterminazione dei giovani e delle associazioni giovanili, ha un ruolo e una valenza fondante.













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