dopo la serata degli skinhead 

Neofascisti, monito dell’Anpi: «Sono pericolosissimi»

TRENTO. «Questi fascisti del terzo millennio sono diversi da quelli del passato, molto più inseriti nelle comunicazioni, nei problemi delle periferie e dei giovani, tentano di svolgere un ruolo...



TRENTO. «Questi fascisti del terzo millennio sono diversi da quelli del passato, molto più inseriti nelle comunicazioni, nei problemi delle periferie e dei giovani, tentano di svolgere un ruolo sociale, caritatevole. Ma resta il fatto che sono fascisti e sono pericolosissimi». Lo sostiene il presidente dell’Anpi del Trentino Mario Cossali, ieri intervistato dal telegiornale di Rttr sul pericolo rappresentato dal ritorno di un’onda nera neofascista che si è materializzata nelle ultime settimane in Italia, dal blitz degli skinhead a Como, nella sede di un’associazione pro-migranti, a quello dei militanti Forza Nuova sotto la sede di Repubblica ed Espresso.

«Per tanti anni si è fatto vedere di non vedere la situazione di crisi, disoccupazione, mancanza di futuro per tanti giovani, la difficoltà in certi quartieri di trovare un senso alla propria vita», spiega il presidente dell’Anpi, che annuncia per il 20 dicembre un incontro nella sede dell’Associazione partigiani per parlare di antifascismo.

Sabato sera la sezione di Trento del Veneto fronte skinhead (lo stesso protagonista dell’irruzione di Como) ha organizzato una cena e un convegno sull’identità europea. Un incontro definito «privato», in un luogo tenuto segreto per evitare contestazioni. Accesso solo su invito, ma alla serata hanno fatto capolino il consigliere comunale della Lega Nord Vittorio Bridi («Sono sempre andato agli incontri degli amici del centrodestra») e l’ex consigliere comunale della Fiamma Tricolore Emilio Giuliana. La serata si è svolta senza problemi di ordine pubblico, ma l’Osservatorio contro i fascismi ha lanciato l’allarme «sull’organizzazione neonazista che si palesa in Trentino per fare proseliti».













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