Nelle Giudicarie il contagio colpisce più che altrove 

La diffusione del virus. Probabile che a favorirla siano stati i turisti che due settimane fa erano sulle piste di sci. All’ex pronto soccorso dell’ospedaldi Tione otto posti letto per casi Covid-19



Giudicarie. I dati sulla diffusione del coronavirus nelle Giudicarie iniziano a farsi preoccupanti. A giovedì 19 il tasso di prevalenza per abitante era dello 0,36%, uno dei più alti del Trentino e soprattutto in crescita rispetto ai giorni precedenti.

La diffusione del contagio non è però omogenea. I numeri sono alti in Val Rendena e in Valle del Chiese, meno su Tione e sulle Giudicarie Esteriori. I comuni dove le cose appaiono più complesse sono infatti Pinzolo con 32, Borgo Chiese dove si registrano 45 casi, Storo 22 e Pieve di Bono-Prezzo 24.

Sulle ragioni di questo aumento a “macchia di leopardo” dei casi di Covid-19 riportiamo l’ipotesi di una fonte medica che chiede di restare anonima: «Quello che stiamo vedendo ora è probabilmente l’effetto del weekend di 2 settimane fa con moltissimi turisti provenienti dalle aree di maggior diffusione del contagio che si sono ammassati sulle piste trentine. Ovviamente le Giudicarie ne sono state particolarmente interessate. Aggiungiamoci la vicinanza alla provincia di Brescia, anche se in Val Sabbia l’epidemia non appare estesa come in altre parti della Lombardia. Tutto questo ha il suo peso e si capisce perché i casi da noi appaiano più numerosi che in molte altre parti del Trentino. L’ospedale di Tione sta lavorando bene ma inizia a sentire la pressione perché il numero dei casi è in aumento e le risorse, specie per quanto riguarda il personale medico, sono limitate. Speriamo che il picco si raggiunga presto e che l’effetto dell’isolamento garantisca sollievo ai reparti in modo da rendere la situazione meglio gestibile»

L’ospedale di Tione, come del resto tutti i nosocomi d’Italia, nei giorni scorsi è andato incontro ad una drastica riorganizzazione interna. L’ex pronto soccorso dell’ospedale è stato utilizzato in modo da ampliare l’area di osservazione ed isolamento per i casi sospetti di Covid-19, creando 8 posti letto di osservazione breve intensiva per le situazioni ritenute a rischio. Sono state sospese tutte le attività chirurgiche e ortopediche non urgenti ed è stata costituita una “Covid unit” utilizzando allo scopo l’intero terzo piano-ala nord della struttura ospedaliera. Scelte che vengono utili ora che il numero dei contagi appare in crescita. Come riportano alcune fonti, resta purtroppo il fatto che il personale dell’ospedale è limitato e quindi con l’aumentare dei casi di Covid-19 cresce anche lo sforzo richiesto per gestirli.

Circostanze che Egidio Dipede, il direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna e dell’Area Funzionale Omogenea di Medicina nell’ospedale di Tione, non conferma e non smentisce: «La situazione è complessa qui come lo è in tutta Italia. Abbiamo 33 posti letto e trattiamo casi di media gravità mentre quelli che richiedono cure più specifiche vengono trasferiti verso centri più attrezzati. Stiamo facendo la nostra parte, come tutti del resto».













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