Negozi, un mese di apertura totale
Domeniche, notturni e niente chiusura infrasettimanale. L'ira dei sindacati
TRENTO. «Sarà il dicembre peggiore degli ultimi decenni, i negozi saranno aperti senza sosta fino al 31», sbotta il segretario della Fisascat Cisl Giovanni Agostini. Replica Gianni Gravante, presidente di Federmoda: «Non siamo a New York, ci sarà solo una domenica in più». È polemica il giorno dopo la deroga approvata dal consiglio comunale: 36 giorni di aperture liberalizzate. Non c'è solo domenica 27 con i negozi aperti. La deroga votata dall'aula scatta domani e resterà in vigore fino al 31 dicembre: in questo lasso di tempo, oltre alla domenica aggiuntiva del 27 novembre concessa sotto il pressing dei commercianti, i negozi avranno la facoltà di allungare l'orario fino alle 22.30 e di derogare all'obbligo della mezza giornata di chiusura infrasettimanale.
«Almeno l'anno scorso si finiva a Natale, quest'anno invece sarà il peggiore in assoluto - commenta Agostini (Cisl) - il Comune brancola nel buio più totale, 15 giorni fa ci ha chiesto il parere sulla qualificazione di «città turistica», poi ha fatto questa deroga all'ultimo. Serve una programmazione che metta dei paletti perché con queste scelte indiscriminate a rimetterci sono i piccoli negozianti e i lavoratori». Durissima anche la Uiltucs: «Un'umiliazione per i lavoratori, che si vedono comunicare giovedì l'obbligo di presentarsi al lavoro la domenica successiva, senza che sia loro chiarito quando e come potranno usufruire del recupero».
Non tanto presto, è facile immaginare visto il calendario di dicembre e considerato che sono stati proprio i commercianti ad insistere per tenere aperti i negozi approfittando del periodo natalizio. «L'amministrazione comunale - rincara Matteo Salvetti (Uiltucs) - si è dimostrata del tutto inadeguata nell'affrontare la questione. Sconcerta come, ancora una volta, i sindacati vengano interpellati solo per dare un'apparenza di democraticità a fronte di decisioni già prese».
Dal fronte dei commercianti il presidente di Federmoda Gianni Gravante: «C'è solo un'apertura in più, non ci sarà nessuno stravolgimento. Siamo realisti, Trento non è né New York né Londra, certi orari non sono sostenibili e per quanto riguarda l'eventuale chiusura infrasettimanale, i dipendenti hanno diritto alla compensazione». Entro il 27 dicembre dovrà essere approvata la delibera per il 2012: il Comune è intenzionato ad indicare alcuni periodi di deroga, in corrispondenza di eventi, dai saldi al Festival dell'economia, dall'Autunno Trentino ai mercatini.
«La liberalizzazione vale fino al 31 dicembre, poi ci sarà una programmazione condivisa», assicura l'assessore Fabiano Condini. Ma Gravante mette in chiaro: «In una situazione di crisi economica come quella che stiamo vivendo, il sindacato non può trincerarsi in difesa. Occorre lavorare anno per anno, non si può più fare una programmazione a lungo termine come in passato. Anzi, dovremo essere elastici e prevedere delle finestre per essere pronti a eventi imprevisti».