Nasce il turismo «extravergine»
L'olio di oliva promuoverà il territorio. E la cena sarà itinerante
ARCO. «E' il primo passo verso un altro modo di fare turismo, legato ai frutti della nostra terra e in particolare a quell'olio extravergine che tutti ci invidiano. L'oro verde può diventare il marchio di fabbrica del nostro territorio». La prima cena sotto le stelle, con menù a base di olio d'oliva, non ha certo deluso le aspettative. Soddisfatti gli organizzatori, ad incominciare da Bruno Lunelli dell'Assocentro e dall'assessore Roberto Bresciani. Il quale, per il futuro, pensa già ad una versione itinerante.
La cena è andata in scena in piazza 3 Novembre, sotto le finestre del municipio e quelle di Palazzo Giuliani e al cospetto della chiesa Collegiata. Un centinaio i partecipanti, suddivisi fra autorità - tra cui i sindaci di Arco, Dro e Tenno, il presidente della Comunità di valle e quello dell'Amsa - e molta gente comune, intervenuta per assaporare il menù confezionato dallo chef Marcello Franceschi e dai suoi impeccabili collaboratori del Caffè Casinò.
L'artista dei fornelli è riuscito nella non facile impresa di accostare ad ogni portata, dall'antipasto al dolce, il sapore marcato dell'extravergine altogardesano. Difficile assegnare l'oscar al piatto meglio riuscito: forse, sforzando memoria e papille gustative, il tortino di pasta briseé al formaggio caprino, adagiato su fettine di pere spadellate con olio extravergine Garda Trentino e velluttina gocciolata di spremuta di olive. Il complimento più gradito, lo chef tennese, lo ha ricevuto da Gino Celletti, tra i maggiori esperti italiani di olio di oliva, invitato dal presidente della neonata Accademia dell'olivo e dell'olio Mario Morandini ad una serie di sedute di assaggio valide per l'iscrizione all'albo nazionale.
«Per lavoro e per piacere partecipo a numerose cene di questo tenore - ha commentato Celletti, protagonista anche di una lezione di degustazione tanto apprezzata dai commensali quanto dai numerosi curiosi fermatisi a sbirciare fra i tavoli - ma qui si è davvero toccato l'eccellenza. Non ho trovato una sola cosa fuori posto e non sono certo magnanimo nei miei giudizi». Per il futuro si pensa a portare la cena in altri comuni e ad aprirla anche ai turisti.