Mubacar, il capraio con il sogno del calcio
TRENTO. La notizia è curiosa. Un giovane immigrato del Gambia fa il guardiano di capre in valle dei Mocheni. Si chiama Mubacar, ha 21 anni, è in Trentino da due. È fuggito dal Gambia ed ha chiesto...
TRENTO. La notizia è curiosa. Un giovane immigrato del Gambia fa il guardiano di capre in valle dei Mocheni. Si chiama Mubacar, ha 21 anni, è in Trentino da due. È fuggito dal Gambia ed ha chiesto asilo per motivi umanitari. Il Cinformi gli ha trovato un posto da capraio e il mestiere gli piace. Tuttavia ha un sogno: vorrebbe fare il giocatore di calcio. Mubacar esce all’alba con un gregge di un centinaio di capre che conduce sui pascoli della media valle dei Mocheni. Ne ha parlato ieri sera, nel corso del concerto-spettacolo che si è tenuto al teatro San Marco, il giornalista Alberto Folgheraiter, autore e lettore del “Giornale radio della storia: un baule di legno, una valigia di cartone, l’emigrazione e l’immigrazione da e in Trentino”. La serata fra parole e musica, con il coro dei “Musici cantori” diretti da Mattia Culmone, sarà replicata domani sera alle 21 al teatro di Pieve a Transacqua di Primiero. Ospite in sala Louis Brunelli, figlio di emigrati dal Bleggio negli Stati Uniti, nato a New York il quale si considera Americano di origine Tirolese. Perché, dice, quando i suoi sono partiti per gli Stati Uniti qui era ancora Tirolo, sia pure di lingua italiana.