Movimenti, nasce «Autonomia e partecipazione»
Trento, Dellai sfida l’Upt di Mellarini e lancia la sua nuova creatura
TRENTO. Un anno dopo il Cantiere civico democratico, il laboratorio nato a Trento e Dro per le elezioni comunali, Lorenzo Dellai battezza «Autonomia e partecipazione». Il nome è quello del movimento fondato da Bruno Kessler, la missione essere un «movimento libero e aperto a chiunque voglia concorrere ad un centrosinistra trentino» che deve tornare baricentro della coalizione. Un contributo che guarda alle elezioni del 2018 e si rivolge in primis al Pd: «Cercheremo di capire - ha detto ieri Dellai parlando a Gardolo a una cinquantina di persone - se avrà voglia di avviare questo percorso». «Che forma prenderà questo nostro progetto?», si chiede l’ex governatore. Autonomia e partecipazione diventerà un nuovo partito? La risposta resta aperta: «Non dipenderà solo da noi, la politica ha le sue logiche, insieme decideremo cosa fare».
Il giudizio sull’Upt e la coalizione è senza sconti: «C’è in molti di noi un disagio che deriva dall’involuzione politica dell’Upt e dall’inaccettabile sbocco prepotente e illegittimo del congresso. La coalizione di governo provinciale sembra aver dismesso l’ambizione di essere una comunità politica innovativa e coinvolgente, una coalizione di comunità più che di sigle litigiose», recita la prima versione del documento, poi limato su richiesta di alcuni presenti come Renzo Anderle e Corrado Paolazzi. L’ex portavoce del Cantiere avverte: «Il segnale di apertura di Mellarini su Trento magari è pura convenienza politica, in città un progetto che guarda a destra ha meno presa che nelle valli, ma ci costringe a giocare fino in fondo la partita».
E qualcuno ammonisce: «Attenti a non trasformarci nell’ennesimo partitino». Per ora c’è un manifesto del movimento che parla di un nuovo progetto culturale per l’autonomia, Comuni e corpi intermedi, cooperazione e volontariato, sviluppo sostenibile, nuovi trentini, selezione della classe dirigente. E un appuntamento per il 23 aprile a Sanbapolis con «180 secondi due», iniziativa che farà venire l’orticaria a Mellarini che già aveva mal sopportato quella a dicembre 2014. Tarcisio Andreolli invita ad attivare una struttura con terminali nelle periferie, Mauro Betta sollecita a porsi il problema del finanziamento. (ch.be.)