Mostra dei vini, oggi il via Mellarini: «Va ripensata»
Ieri la presentazione dell’ edizione numero 76 con un forte richiamo all’unità Grande attesa per gli espositori. Oggi vertice sul marchio Trento Doc
TRENTO. Apre i battenti al Castello del Buonconsiglio, l’edizione numero 76 della mostra dei vini del Trentino. Un’edizione che parte azzoppata, per l’assenza di una fetta significativa dei produttori singoli del Trentino, cominciando dal presidente dei vignaioli Nicola Balter. Ma l’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini ha capito che dopo 76 anni è ora di voltare pagina. La mostra va completamente ripensata e per questo chiederà aiuto a tutti i protagonisti e gli organismi del settore per ripensarne l’organizzazione, ma qualche idea l’ha anticipata, come quella di diluirla nell’arco dell’anno e non solo a Trento. Ma Mellarini ha voluto cogliere l’occasione della conferenza stampa a Palazzo Roccabruna, alla presenza del presidente della Camera di Commercio Adriano Dalpez, e del presidente del Consorzio Vini del Trentino Elvio Fronza per lanciare l’ennesimo invito alla variegata categoria dei viticoltori a un maggior gioco di squadra. «Deve finire l’era della frammentazione, e dobbiamo unire le nostre forze e le nostre competenze per creare una strategia territoriale unitaria» - ha affermato con forza l’assessore. «Vi sono 1,2 milioni di euro dell’Ocm Vino da utilizzare per la promozione e potremo farli fruttare solo se il Trentino Vitivinicolo troverà unità d’intenti e di obiettivi».
Il presidente della Camera di Commercio Adriano Dalpez, ha messo le mani avanti precisando che in questi anni la “Camera” ha svolto un ruolo di sussidiarietà, nei confronti dei produttori, che ora stanno assumendo tramite il Consorzio Vini le loro responsabilità, ma ha subito precisato che anche in futuro intende essere al loro fianco.
Il presidente del Consorzi Vini del Trentino Elvio Fronza, deputato dal piano di rilancio del settore a diventare il volano di tutto il comparto, è stato molto prudente ed ha scomodato la cultura greca per parlare del vino, senza peraltro sbilanciarsi sugli impegni più urgenti che il piano dei saggi assegna al Consorzio cominciando dal futuro dell’Istituto del Trento Doc e dal relativo marchio che secondo il progetto dovrebbe entrare nella grande famiglia del Consorzio. Le aziende produttrici di vino presenti saranno 46 più i distillatori e i produttori di Trento Doc per un totale, come ha ricordato Paolo Manfrini direttore di Trentino Marketing di 91 aziende e 217 etichette.
Oggi a poche ore dall’apertura della mostra, si riunisce il Cda del Consorzio vini del Trentino con all’ordine del giorno il problema del marchio del TrentoDoc che la Camera di Commercio il mese di marzo ha ceduto al Consorzio creando notevole scontenti all’interno dell’Istituto Trento Doc. Fronza, dovrà riferire sugli incontri avuti con il presidente della Camera di Commercio Dalpez su delega del suo cda per trovare una soluzione al problema che non veda mortificato il ruolo dell’Istituto del Trento Doc, che oggi rappresenta in maniera unitaria quasi tutti i produttori di questo prodotto leader del Trentino. Se negli ambienti camerali si registra un certo pessimismo, diverso è il clima che registra all’interno dell’Istituto dove si sottolinea che la cosa fondamentale è che il tutto rimanga in mano ai produttori.