«Mosna? Svenderà i voti a sinistra»

Bezzi all’attacco: «È al guinzaglio di Grisenti». Biancofiore: «Civiche tumore della politica. A noi il voto utile»


di Chiara Bert


TRENTO. «Continuazione della peggior specie con personaggi poco chiari». «Finta rivoluzione reazionaria». Di più: «Sono il tumore della politica e della società». L’attacco della coppia Bezzi-Biancofiore alle liste civiche di Diego Mosna è senza esclusione di colpi. «Stanno cercando solo di essere l’ago della bilancia per poi essere cooptati dal potere costituito della sinistra», accusa il sottosegretario Michaela Biancofiore, «avevamo pensato che un imprenditore potesse aiutarci a mettere insieme il centrodestra per ottenere quel cambiamento che i trentini aspettano da anni. Invece si sono inventati che non vogliono i partiti nazionali. Ma le civiche sono il tumore della politica e della società. Se ci sono le riforme, se gli italiani non pagheranno più l’Imu, è perché c’è un partito nazionale come il nostro che conta». E il candidato presidente Giacomo Bezzi ha rincarato: «Mosna l’ho incontrato diverse volte, era disponibile a strisciare per terra per avermi in coalizione. Si è invece rivelato un cagnolino al guinzaglio di Grisenti. Vogliono prendere i voti dei moderati per poi svenderli a sinistra».

Per la presentazione della lista di Forza Trentino all’Hotel Trento, accolto dall’inno di Forza Italia, è arrivato il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani. Da ieri è rimasta l’unica lista a sostegno di Bezzi, dopo l’improvviso cambio di rotta del Mir con Filippin e l’esclusione (per problemi di firme) della lista Autonomia Ladina Dolimites-Italiani per l’Italia. «Ma noi andiamo avanti e combattiamo», annuncia Bezzi, «i trentini vogliono cambiare, sono stanchi di vent’anni di politiche assistenzialistiche, degli amici degli amici». Biancofiore incalza e chiede un voto utile per Forza Trentino: «Saremo noi a dare la spallata al dellaismo e siamo noi che possiamo contare a Roma. Non votate le listarelle alla nostra destra». Dal sottosegretario frecciata a Filippin, che all’ultimo si è sganciato dall’alleanza: «Tutti si candidano a presidente, anche chi ha due voti, sperando di essere eletto». E a Cristano de Eccher, ex coordinatore regionale del Pdl e oggi candidato presidente per Fratelli d’Italia: «I traditori cadono sempre come birilli». «Graziato» invece l’ex coordinatore provinciale Giorgio Leonardi, che è tra i candidati: «Abbiamo avuto dei problemi, ma li abbiamo superati». Biancofiore, dopo un lungo intervento a sostegno di Berlusconi («Un leader non si inventa, lui ha il consenso della gente, sentitevi orgogliosi di essere suoi nipotini, portate il suo verbo. La sua battaglia è una battaglia di libertà, avrebbe potuto lasciare l’Italia ma non l’ha fatto»), ha presentato la lista «fatta in gran parte di professionisti prestati alla politica, nello spirito di Forza Italia». La lista, fatta per metà di donne, sarà guidata dal sindaco di Andalo Paolo Catanzaro, dalla consigliera provinciale uscente (ex Lega Nord) Franca Penasa, dal chirurgo-consigliere Claudio Eccher e dall’ex presidente degli artigiani Dario Denicolò.

Dopo il tour di Progetto Trentino, anche Bezzi ha annunciato che in campagna elettorale girerà in camper per tutte le valli del Trentino.

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