Michela prima strangolata e poi sfigurata
L’esito dell’autopsia sull’insegnante di Lavis uccisa dal compagno lo scorso maggio a Roma
TRENTO. Michela Di Pompeo la professoressa bolzanina di 47 anni, uccisa il primo maggio scorso nella sua abitazione in via del Babuino a Roma, prima di essere massacrata con un attrezzo da palestra, venne strangolata. Lo ha rivelato l’autopsia la cui relazione conclusiva è stata depositata proprio in questi giorni alla Procura della Repubblica di Roma dal medico legale dell’ospedale Gemelli Massimo Senati. A compiere l’omicidio, come noto, è stato l’ex compagno della donna, Francesco Carrieri di 55 anni che ha confessato. L’uomo ha raccontato di aver agito fuori di sè, con la mente annebbiata dalla gelosia. Michela gli aveva detto che la storia tra di loro era finita ma lui non sopportava l’idea. La relazione conclusiva dell’autopsia conferma solo in parte il racconto dell’ex compagno. E’ vero che Francesco Carrieri l'ha colpita nel sonno ed è vero che l’ha massacrata con un peso da palestra. L’uomo, però, non aveva raccontato di aver prima strangolato la donna aggredendola a letto nel sonno, sostanzialmente non lasciandole scampo. Michela Di Pompeo avrebbe lottato disperatamente per almeno una trentina di secondi prima di cedere ed essere sopraffatta dalla morte. Quando Francesco Carrieri si è reso conto che la sua donna era ormai esanime avrebbe infierito sul corpo con un attrezzo da palestra. E’ probabile che l’esito dettagliato dell’autopsia possa avere conseguenze diretta a livello processuale, soprattutto per le contestazioni di possibili aggravanti.
A Roma Michela Di Pompeo era un’insegnante di tedesco particolarmente apprezzata dai suoi studenti. Di Pompeo insegnava da dieci anni alla scuola germanica di Roma. Nata nel 1969 arrivò a Bolzano quando era molto piccola. Il padre era un dirigente della Montedison e venne trasferito in Alto Adige. Michela frequentò le scuole medie a Bolzano, poi si iscrisse al liceo classico "Carducci" dove si diplomò nel 1988. Finito il liceo Di Pompeo si spostò a Milano per studiare all'università. Da lì il primo matrimonio con trasferimento a Genova, i due figli e poi Roma. Fino alla tragedia del maggio scorso. Qualche anno fa la famiglia si era spostata a Lavis dove vive anche il fratello. Nel 2015 conobbe Francesco Carrieri. Accetto la proposta di andare a convivere ma non poteva immagine che quell’uomo l’avrebbe massacrata perchè incapace di accettare di essere lasciato.
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