«Mi impegno a fare di più per i poveri»
Il sindaco: nel 2018 Prg, mobilità e nuovi vigili E valuta anche l’aumento delle tariffe
TRENTO. Tra gli obiettivi per il nuovo anno, il sindaco Andreatta nel consueto incontro di fine anno con i giornalisti, annuncia di voler affrontare il tema della povertà («Più sostegno alle famiglie che non arrivano a fine mese»). Non solo, gli interventi più urgenti per il 2018 sono la variante del Prg e la mobilità. Questi i nodi principali che attendono l’amministrazione comunale nel prossimo anno, ma il sindaco Andreatta, dopo lo scambio di doni con il presidente dell’ordine dei giornalisti Fabrizio Franchi (il sindaco ha regalato il libro “I sentieri del Bondone” di Macchio, Franchi “Storia mondiale dell’Italia” di Giardina) parla anche di rapporti con la Provincia, di aumento delle tariffe, di sicurezza e di candidature (dalla sua rinuncia, ma quella probabile di tre suoi assessori a fine mandato).
Sindaco, cosa risponde al presidente della Provincia Rossi che dice di avere avuto qualche problema con lei?
Il rapporto è ottimo, in particolare con alcuni assessori, sia per quanto riguarda il regolamento urbanistico con Daldoss, che per la mobilità con Gilmozzi. Non ci sono problemi istituzionali: se ho bisogno di dire qualcosa a Rossi lo chiamo, in particolare se ci sono questioni da affrontare con Roma o per l’immagine del Trentino in Europa, altrimenti mi rapporto soprattutto con gli assessori, anche se è chiaro che ognuno tutela la propria istituzione. Il conflitto non è negativo se porta a nuovi equilibri, ad una mediazione ed a equilibri più avanzati.
Anche il presidente del consiglio Dorigatti ha parlato della necessità che Trento riacquisti un ruolo propositivo per tutto il territorio.
Penso che per la qualità della vita in città non ci possiamo certo lamentare. Abbiamo fatto molto per migliorare le scuole, le piste ciclabili. Ora con il nuovo impianto natatorio possiamo offrire una struttura importante, che guarda ai prossimi 50 anni. Rimane aperto il nodo dello stadio: avevamo pensato a Ravina, ma lì c’era il problema dell’esproprio. L’alternativa è l’area San Vincenzo, ma penso che un conto sia prevedere campi per l’allenamento per ragazzi, per una funzione leggera, un conto è prevedere lo stadio. La proprietà è della Provincia e una soluzione potrebbe essere darla in comodato d’uso ai privati, perché lo stadio si porterebbe dietro servizi, negozi, parcheggi, ma deve essere una struttura che sia equilibrata con il contesto.
Gli interventi più urgenti da affrontare nel 2018?
Abbiamo la partita del Prg, dopo gli obiettivi di piano approvati in novembre, dobbiamo portare in consiglio la prima adozione entro marzo. Sulla mobilità ho già annunciato un consiglio tematico, che valuti le soluzioni Nordus, il collegamento con Povo e il Ring. Ma altre riflessioni vanno fatte: uno dei temi che mi sta più a cuore è quello della povertà. Nei miei incontri con i poli sociali e con i parroci, mi sono reso conto che bisogna fare di più. È necessario aumentare il sostegno alle famiglie che non arrivano alla fine del mese. Già noi interveniamo pagando qualche bolletta, portiamo la spesa. Ma non basta. Altri temi da affrontare sono quello dell’agricoltura, per favorire i giovani e noi abbiamo già proposto che si possano affittare terreni per chi vorrà coltivare prodotti biologici. Anche il turismo e come poter fare conoscere le eccellenze della nostra città, da quelle culturali all’offerta enogastronomica, è un tema importante, così come la partita della riqualificazione del polo Santa Chiara.
Il fondo per le periferie che arriverà dal governo, 18 milioni per riqualificare l’ex Facoltà di Lettere e l’ex casa di riposo, libera risorse per 12 milioni. Quali altri interventi considera prioritari?
Sappiamo che partirà finalmente il piano di viale dei Tigli di edilizia abitativa e c’è in programma la pista ciclabile tra Campo Trentino e Roncafort. Va però risolta l’aspettativa per il centro civico a San Donà, come quello per Villamontagna, e l’intervento per l’ex Atesina ai Solteri è un’altra questione da affrontare. Per questo ho chiesto alla commissione bilancio se ci sarà bisogno di altre risorse, avendone poche sulla parte straordinaria, di valutare l’aumento delle tariffe bloccate da cinque - sei anni. La Provincia propone la tassa di scopo, ma un’ulteriore tassazione deve avere un’idea forte per la città e questa soluzione non mi convince. Mi convince di più di poter accendere dei mutui, per alcune opere pubbliche: non ci vedo niente di scandaloso se, come nel nostro caso, il nostro bilancio è sano.
Sulla sicurezza, cosa si propone di fare?
Oltre agli interventi già attuati, come le squadre antidegrado, la novità è l’assunzione di cinque vigili a tempo indeterminato. Faremo formazione nelle scuole per la prevenzione di tutte le dipendenze, dalla droga, ma anche il fumo e il gioco. L’obiettivo è quello di lavorare in modo più coordinato con le forze di polizia: ognuno deve fare quello che sa fare meglio. Come per le unità cinofile, della Finanza e dei carabinieri di Laives. Ho chiesto che ci sia un report al consiglio comunale per sapere l’attività ed i risultati. Un’altra battaglia sarà quella contro i writers, dobbiamo coglierli sul fatto e gli autori vanno messi a pulire i muri o a fare interventi di pubblica utilità come gli attori americani.
Andreatta in conclusione ribadisce che non si ricandiderà: «Dopo 19 anni sono pronto a tornare a fare l’insegnante»