trento

Mercatini di Natale, i carabinieri potenziano i controlli in borghese: identificate oltre 100 persone, tre denunce per spaccio

Multe della Polizia locale per consumo di alcolici in aree pubbliche e un Daspo urbano



TRENTO. Controlli in borghese rafforzati da parte dei carabinieri, in sinergia con la Polizia locale, dopo l’apertura sabato scorso (19 novembre) dei Mercatini di Natale di Trento che attirano un gran numero di persone e possono “favorire” i reati da strada, come borseggi, furti e spaccio.

Una serie di controlli nei parchi e nelle piazze del centro, nonché in prossimità di numerose scuole superiori cittadine – informa l’Arma - ha portato alla denuncia di tre persone (di cui due italiani) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana, e alla segnalazione al Commissariato del Governo di 17 persone (tra cui 6 minori) poiché trovate in possesso di stupefacenti per uso personale (anche in questo caso principalmente hashish e marijuana, anche se in un caso è stata rinvenuta una modica dose di cocaina).

Controllate anche alcune persone straniere, risultate prive di permesso di soggiorno, nei cui confronti sono state avviate le procedure per l’espulsione mediante la Questura.

I carabinieri hanno identificato complessivamente, più di 100 persone, comminando alcune sanzioni anche per la violazione (amministrativa) dell’art.688 del Codice Penale (Ubriachezza), mentre la Polizia Locale ha elevato ulteriori contravvenzioni per consumo di alcolici in aree pubbliche e trasgressioni varie al regolamento di Polizia Urbana, oltre alla emanazione di un Daspo Urbano.

“L’obiettivo – si legge in una nota dei carabinieri - è duplice, da una parte garantire sempre più la rassicurante presenza di personale in uniforme tra la gente, grazie al prolungamento del servizio della Stazione Mobile e del Carabiniere di Quartiere (specialmente nelle aree cittadine maggiormente interessate da fenomeni di microcriminalità), dall’altra operare con carabinieri in borghese, al fine di cogliere più agilmente nella flagranza eventuali malfattori”.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.