Maxi cinghiale abbattuto sulla Marzola
L'esemplare pesava oltre 200 chili: "Faceva più paura dell'orso"
PERGINE. Eccezionale abbattimento ieri mattina nei boschi a monte di Roncogno, una frazione del conoide della Marzola, sul territorio comunale di Pergine. E’ stato ucciso un cinghiale di grosse dimensione: un bestione di 219 chilogrammi centrato da Sandro Pallaoro, che ha alle spalle 40 anni di attività venatoria ed è autorizzato a questo tipo di caccia. Ieri mattina, poco dopo l’abbattimento, l’animale è stato “esposto” ad amici e cacciatori. «Altro che l’orso, quello sì faceva paura» ha detto Pallaoro. L’animale è stato esaminato da un veterinario, commentato da tutti e fotografato. Un capo da record visto il peso. Da un esame esterno, è risultato che il cinghiale era già stato ferito probabilmente l’anno scorso ed era riuscito a sopravvivere e a guarire. Un altro capo di cinghiale risulta abbattuto, l’anno scorso, ma era di “appena” 140 chili, sempre ai piedi della Marzola. «E’ da qualche anno - ha detto Giuliano Andreatta vice-rettore della Riserva di Pergine, anche lui tra gli ammiratori dell’animale - che è permessa la caccia ai cinghiali. Il primo anno, dal censimento effettuato, la popolazione di cinghiali aveva superano i 60 capi con la conseguenza che i danni provocati erano consistenti. Poi si era iniziato ad abbatterli per evitare che i soggetti diventassero troppo numerosi. Prima la caccia ai cinghiali era permessa solo al personale incaricato poi, è stata aperta anche ai cacciatori che tuttavia doveva per prima cosa, frequentare uno specifico corso e quindi dotarsi si una sorta di patentino. Siamo in 50, ha aggiunto Andreatta che a Pergine possono sparare ai cinghiali». Le norme venatorie permettono di sparare ai cinghiali solo nella fascia pedemontana della Marzola, dai confini di Trento a Caldonazzo, passando per Roncogno, Costasavina, Susà, Castagné. |