Martignano, inaugurato il nido all’avanguardia

Ieri la festa per la nuova struttura che ha ricevuto la certificazione Arca Inserito nel parco, autosufficiente a livello energetico, ospita 45 bambini


di Sandra Mattei


TRENTO. Inaugurato ieri con cerimonia pubblica, l’asilo nido di Martignano ha avuto in regalo la certificazione Arca Platinum, che rappresenta il grado massimo per prestazioni energetiche e sicurezza contro sisma e incendi. Tanta la gente e tante le famiglie che hanno preso parte al momento festoso, allietato da un sottofondo musicale offerto dagli allievi della scuola musicale Diapason e da un gustoso buffet. Di certo, standard tecnici a parte, l’asilo nido è uno spazio molto bello, inserito com’è nel parco del sobborgo come un prolungamento della collinetta che costeggia via di Maderno. Uno spazio concepito per catturare più luce e verde esterno possibile, grazie alla struttura dalle ampie vetrate, che si sviluppa attorno ad un lucernario, suddivisa in due nuclei per lattanti e divezzi, ognuno con i propri dormitori, laboratori e servizi. Un progetto ideato con le forze degli uffici tecnici comunali, su disegno dell’architetto Cristiano Tessaro, che l’amministrazione comunale è orgogliosa di aver affidato al quartiere che ancora ne era sprovvisto. Sono 45 i bebè ospitati, che vanno a completare l’offerta di 24 nidi sul territorio comunale, per un totale di 1173 posti. Tutto ciò è stato espresso negli interventi che hanno preceduto la visita all’asilo nido, nei quali gli oratori hanno definito di volta in volta la struttura, un gioiello, una struttura all’avanguardia, un qualcosa di prezioso. Si sono alternati al microfono Armando Stefani, presidente della Circoscrizione Argentario, Chiara Maule, assessore alla formazione, Francesca Gennai della cooperativa Coccinella che gestisce il nido, Magali Pladys, coordinatrice pedagogica del Comune, l’architetto Tessaro e il sindaco Alessandro Andreatta. Quest’ultimo ha voluto ribadire l’importanza che il Comune attribuisce all’investimento sui più piccoli, soprattutto quando «debuttano» nella società con l’ingresso nel nido. Di accoglienza ha parlato Chiara Maule e di quanto sia importante nei confronti dei bambini. Silvana Buono e Sara Casagrande, rispettivamente coordinatrice pedagogica e coordinatrice interna del nido, spiegano la grande opportunità che la struttura offre loro. «Possiamo mettere a frutto così - affermano - l’educazione naturale che sta alla base del nostro progetto, proprio perché siamo circondate da una natura che è elemento fondante, nella quale i bambini entrano in contatto, e che entra con prepotenza nella struttura. In questo modo permettiamo ai piccoli di scoprire il mondo circostante e di interagire con la comunità». Le educatrici sono dieci: Stefania, Alessia, Serena, Marta, Laura, Giulia, Valentina, Sara, Martina, coordinate appunto da Sara Casagrande. E sono supportate dal lavoro indispensabile del personale di cucina e delle ausiliarie.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione di don Mario Tomaselli, che ha voluto riprendere le parole di una poesia recitata dalla coordinatrice comunale Pladys, nella quale si parla del mondo dei bambini, ai quali rubano la possibilità di capire e sognare, dicendo loro che la realtà e la fantasia, il cielo e la terra, vanno separati. In un nido come quello di Martignano, questi due estremi coesistono.













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