Maria Romana Degasperi: «Papà Alcide, gentile con tutti»
All’anniversario della morte, a Borgo la figlia dello statista ha ricordato il padre con affetto Lo storico Roncati ha parlato del ruolo nella difesa degli italiani nelle colonie dopo la guerra
BORGO. «Qualcuno di voi, in pochi credo, forse si ricorda mio padre passeggiare per queste vie, a Borgo, o in Val di Sella. Affabile, gentile, si fermava poco a parlare con le persone. Mai visto nessuno che lo fermasse per chiedere raccomandazioni, mai. C'era rispetto per lui, per la sua persona».
Il ritratto è quello di un papà speciale. Un papà che con le sue decisioni, col suo modo di fare politica, ha cambiato le sorti del Trentino, dell'Italia, dell'Europa. E' quello di Maria Romana Degasperi, presente ieri nell'affollata sala sul lungo Brenta dedicata a suo padre per la presentazione del libro di Remo Roncati “Alcide Degasperi: partecipare alla ricostruzione del mondo” (Edizioni Rubbettino) a cura di Beppe Zorzi, direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi.
Un volume che racconta il drammatico contesto delle colonie italiane dopo il 1945 e le importanti decisioni prese in tal senso dallo statista trentino. «Una fase difficile da gestire, il fascismo era ormai caduto, e lui aveva capito la necessità di avviare le ex colonie verso l'indipendenza, ma in modo graduale, tenendo conto delle migliaia di italiani e delle diverse etnie presenti, portandole ad una pacifica convivenza», ha spiegato Zorzi. Eritrea, Libia, Somalia. «Si assunse enormi responsabilità, decisioni così le ha prese solo Cavour, ma qui c'era un Italia vinta- ha quindi ricordato Roncati, 12 anni passati in Somalia- Peccato che altre nazioni non lo hanno capito e ora ci troviamo tribù una contro l'altra armata».
Il merito di Roncati è quello di aver portato alla luce un aspetto politico degasperiano poco conosciuto, riassumendola in poche pagine, creando un volume semplice che si rivolge a tutti, non solo a storici od esperti. «Mio padre ha sempre vissuto per gli altri, da quando ragazzo si preoccupò per le difficoltà dei lavoratori trentini costretti ad andare in Austria, fino ad occuparsi di mondi lontani, delle colonie, degli italiani che li avevano perso tutto. Spero che chi lo ha visto passeggiare su queste vie lo ricorderà come un amico. Spero rimanga così nei vostri cuori», ha concluso Maria Romana.
La giornata è proseguita nel pomeriggio in val di Sella con lo spettacolo "Voglio restare onesto" dell'associazione teatrale Figli delle Stelle e la celebrazione della messa presieduta dall'arcivescovo Luigi Bressan. Si chiudono così i due giorni commemorativi organizzati dalla Fondazione, aperti domenica con la lectio magistralis di Castagnetti. L'appuntamento ora è per il 27,28, 29 settembre con la "Scuola politica Alcide Degasperi" a Pieve Tesino, percorso formativo tra lezioni e prestigiose testimonianze rivolto a 40 giovani amministratori trentini (iscrizioni entro il 30 agosto). Quindi l'arrivederci al 2014, quando cadrà il 60° anniversario della sua morte.