Marchesi: «Ztl, ora i varchi elettronici»

Entro pochi mesi il nuovo regolamento: «Ridurremo i permessi non necessari»


Chiara Bert


TRENTO. «Ridurremo il numero di permessi in Ztl e applicheremo le regole con più severità. C'è stata un'eccessiva tolleranza». Michelangelo Marchesi, assessore comunale alla mobilità, non nasconde «le fortissime resistenze che si incontrano ogni volta che si cerca di limitare l'uso dell'auto». E annuncia nuove regole entro qualche mese: con i varchi elettronici per controllare gli accessi.

Assessore Marchesi, lei aveva annunciato nuove regole già un anno fa ma non si è visto nulla.
Perché? Non nego il ritardo. Come amministrazione abbiamo ragionato e oggi la bozza di regolamento è sostanzialmente pronta. Ci siamo fermati per ragioni legate alla scelta dei varchi elettronici, che permetteranno, attraverso telecamere nei punti di accesso alla Ztl, di individuare chi entra senza permesso.

Se n'era parlato già anni fa. Oggi a che punto siamo?

Il sistema è stato approfondito e condiviso dalla giunta. Ormai sono abbastanza diffusi e i problemi tecnici sono superati, anche sulla privacy. Per quanto riguarda l'attuazione tecnica occorre però capire se serve una gara per affidare il servizio o se è possibile estendere qualche contratto a società che già svolgono attività legate alla viabilità.

Quando arriverà questo regolamento per la Ztl?
In tempi brevi, nell'arco di qualche mese.

Quali saranno le novità? L'anno scorso lei aveva parlato di ridurre i permessi di alcune centinaia...

Interverremo riducendo il numero di permessi e controllando in modo più severo, e questa azione combinata porterà ad un calo significativo di veicoli. Va detto che per la gran parte gli accessi attuali sono leciti, chi entra abusivamente lo fa soprattutto nella fascia serale e notturna quando il controllo dei vigili è più basso. Molti di questi accessi leciti possono però essere ridotti, quelli meno necessari.

A chi si riferisce?

Non mi metterò qui ad elencare le categorie, diciamo che accanto a permessi giustificabili e condivisibili, ci sono anche autorizzazioni autoreferenziali e che si sono stratificate nel tempo. Per dire, ho scoperto che esistono i permessi per gli investigatori privati, sinceramente credo che se ha necessità di muoversi in centro storico, un investigatore privato possa farlo anche camminando. Il criterio che applicheremo sarà quello dell'effettiva necessità. Nel caso del Sacro Cuore, altro esempio, la debolezza in passato ha fatto sì che oggi i genitori entrino in via Verdi parcheggiando selvaggiamente. Non si giustifica, ci sono parcheggi vicini, a partire da Sanseverino.

Diceva di controlli più severi. Come?

Per varie ragioni c'è stata un'eccessiva benevolenza rispetto a certi comportamenti. Faccio un esempio: una regola disattesa è quella di chi ha il permesso di solo accesso per carico e scarico in Ztl, ma invece si ferma abitualmente per ore. Via Belenzani è un caso tipico. Le regole dovranno essere applicate con più severità.

C'è il problema dei negozi che devono rifornirsi di merce. Perché il progetto di un centro di stoccaggio esterno con mezzi ecologici per la distribuzione si è arenato?

Dalle categorie non era arrivata una grande disponibilità verso questa soluzione. Vorremmo creare qualche punto di carico e scarico a ridosso della Ztl per chi si trova nelle vicinanze e può rinunciare ad entrare. E nel nuovo regolamento cercheremo di introdurre una maggiore flessibilità di orario per le aziende che entrano con mezzi a basso impatto, puntando magari su investimenti comuni tra più negozi.

L'estensione della Ztl è ferma da anni, nonostante le promesse, da via Esterle-via Torrione all'uncino di via Roggia Grande.

Per via Galilei-via Roggia Grande l'allargamento era stato promesso congiuntamente all'arredo urbano, che però è stato stralciato per mancanza di fondi. Si tratta effettivamente di zone meno attrattive del Giro al Sass, che hanno meno passaggio. A mio avviso occorre accelerare su piazza S.Maria Maggiore, dove non ci sono ragioni per aspettare, e su via al Torrione, che è una strada cieca dove ci sono scuole. Proprio la presenza dell'asilo nido aveva bloccato l'ampliamento. Penso che si potrebbero prevedere dei permessi ad hoc. Per la scuola media invece non ce n'è alcuna necessità.













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