Manifestazione per la pace a Trento, l’angoscia di Yana: “Aspetto mia figlia scappata tre giorni fa da Kiev con il suo bimbo di un anno”
Il vicepresidente Tonina: “Trento farà la sua parte attraverso l'accoglienza e attraverso corridoi umanitari”
TRENTO. Tra i circa duemila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata in piazza Dante a Trento per chiedere la fine della guerra in Ucraina anche Yana, colf che vive in Trentino da vent'anni. Attende con ansia la figlia, scappata tre giorni fa da Kiev assieme al bimbo di un anno e mezzo e al compagno: "Sono riusciti ad arrivare in auto al confine con la Polonia e poi, passando dall'Ungheria e dalla Slovenia, dovrebbero riuscire ad arrivare in Italia. Li stiamo aspettando", racconta con gli occhi lucidi.
Presenti in piazza anche i rappresentanti istituzionali come il vicepresidente della giunta provinciale, Mario Tonina, il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, ed il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.
"Sono qui in rappresentanza della Giunta provinciale innanzitutto per portare la nostra solidarietà e vicinanza al popolo ucraino e alla comunità ucraina in Trentino", ha detto Tonina. “In un momento così difficile vogliamo condannare questa guerra che la Russia ha voluto scatenare: noi speriamo che possa prevalere ancora il dialogo e la mediazione, un lavoro importante è stato fatto ma non ha portato i frutti sperati".
Tonina - precisa una nota - ha ricordato quello che il grande politico trentino, Alcide De Gasperi, in occasione della Conferenza della pace alla fine della seconda guerra mondiale ebbe a dire, esortando alla "meta ideale della pace". "Questo deve essere il lavoro anche se qualcuno lo sta disattendendo. Noi però lo vogliamo richiamare con forza ma soprattutto con convinzione, rimarcando che anche la Provincia autonoma di Trento farà la sua parte attraverso l'accoglienza e attraverso corridoi umanitari, rispondendo a chi sta soffrendo ed è in difficoltà in questo momento", ha detto ancora il vicepresidente.