il caso

Ma via Verdi è deserta Tutti i bar «in vacanza»

TRENTO. Un deserto inaspettato. I tre bar nella parte di via Verdi accanto alla cattedrale, quella percorsa dalla “processione” dei turisti che dal Muse si dirigono verso piazza Duomo e il Giro al...



TRENTO. Un deserto inaspettato. I tre bar nella parte di via Verdi accanto alla cattedrale, quella percorsa dalla “processione” dei turisti che dal Muse si dirigono verso piazza Duomo e il Giro al Sass, hanno tutti le serrate abbassate. E non solo nei giorni (di massimo afflusso) del Ferragosto. All’esterno dei locali - il ristorante pizzeria Al 77, il bar Line (dello stesso gestore) e il bar Duomo dall’altra parte della strada - spiccano infatti cartelli con la scritta: “Chiuso dal 10 al 24”. Sorprende che i titolari abbiano scelto questo periodo per andare in vacanza, ma anche che non abbiano pensato di coordinarsi in modo da fare chiusure differenziate.

Viene da chiedersi quanto sia grave questa crisi, se ci si può permettere di rinunciare alle entrate che sarebbero potute derivare dal passaggio dei visitatori alla città, “costretti” dalla conformazione urbanistica a un percorso obbligato da via Verdi (chissà che ne pensa chi ha un locale all’esterno dei flussi turistici abituali, come in via Suffragio, ed è costretto a fare i salti mortali per attirare la clientela). Ma resta anche il dubbio se i visitatori si fermino veramente in via Verdi, oppure come i giapponesi siano costretti a un “tour de force” per vedere tutto che li porti a passare oltre: solo quando i titolari rialzeranno le serrande potremmo saperlo. Regolarmente aperta invece - ieri come oggi - l’osteria “A le Due Spade”.

Giorgio Buratti, della Fipe (pubblici esercizi) dell’Unione, non sembra affatto allarmato: «Cinquanta metri oltre c’è piazza Duomo - dice - dove i bar abbondano».(l.m.)













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