M5S, Degasperi stravince: sarà candidato presidente 

Pubblicati i risultati delle “Provinciarie”: solo 24 voti per lo sfidante Direno che  accusa e chiede il commissariamento. Mario D’Alterio (Pergine) sarà capolista 



TRENTO. Alle provinciarie online del M5S, i cui risultati sono stati comunicati sul web nel pomeriggio di ieri, il consigliere provinciale uscente Filippo Degasperi, candidato presidente della giunta provinciale, “asfalta” il rivale Mauro Direno, levicense, espulso dal Meetup, polemico più che mai, che in mattinata aveva convocato una conferenza stampa per chiedere il commissariamento del movimento per violazioni al codice etico e altro ancora. Hanno partecipato alla votazione in 288 e ben 264 preferenze sono andate a Degasperi. Solo 24 a Direno. Per formare la lista dei candidati consiglieri si sono proposti in 52. Sulla scorta della legge per la parità di genere, dei 35 in lista 18 dovranno essere donne e 17 uomini, o viceversa. Va peraltro detto, fanno sapere dal movimento, che la lista (da presentare tra il 17 e il 20 settembre in Provincia) non è definitiva e potrebbero anche esserci dei cambiamenti sulla scorta delle verifiche previste dalle norme interne. Il più votato (71 preferenze) è risultato Mario D’Alterio, attivista di lungo corso, graduato dell’esercito, seguito da Cristiano Zanella (62), già candidato alle scorse politiche, Massimo Corradini (59), odontoiatra in pensione, Alex Marini (52), già collaboratore del ministro Riccardo Fraccaro, l’attivista Sara Magotti, Valentina Peterlongo (collaboratrice di Degasperi in Consiglio), l’attivista Jessica Tamanini, Cinzia Boniatti, anche lei in corsa alle scorse politiche, Giulio Baldessari (ex collaboratore di Degasperi). Via via tutti gli altri.

Intanto, prosegue lo scontro al calor bianco alimentato da Mauro Direno che picchia duro contro Degasperi reo, a suo dire, di un bel po’ di “nefandezze”. Che andrebbero dal pilotaggio delle candidature all’espulsione di diversi componenti dei Meetup. Fino ad arrivare, sono sempre affermazioni di Direno (che fa parte anche dell’associazione “Più democrazia in Trentino”), alle querele, alle minacce, all’uso di “truppe cammellate” e avanti così. E per ribadire accuse e “aggressioni”, fino ad episodi di bullismo cibernetico, nella mattinata di ieri Direno convoca una conferenza stampa all’impact hub di via Sanseverino alla quale assistono, a sorpresa, in qualità, evidentemente, di uditori, gli “ortodossi” Andrea Maschio (consigliere comunale a palazzo Thun) e Valentina Peterlongo. Direno ci va giù pesante. Chiede il commissariamento del movimento trentino, denuncia violazioni del codice etico e produce email su email, WhatsApp, twitter, messaggi e quant’altro, alcuni dei quali “conditi” di numerosi “francesismi”, diciamo così, che comproverebbero le sue accuse. Il grillino vuole arrivare a Roma, fino al ministro Di Maio, ma intanto - da Trento - Degasperi respinge al mittente le accuse e minaccia querele.+

Ieri in serata è giunta una nota anche del ministro per i rapporti col Parlamento Riccardo Fraccaro: «I cittadini hanno potuto scegliere direttamente i propri candidati portavoce in vista delle prossime elezioni amministrative. È una grande prova di democrazia di cui siamo orgogliosi, per il M5S i rappresentanti nelle istituzioni devono essere espressione di una scelta dal basso, condivisa e partecipata. Voglio congratularmi in particolare con il candidato presidente Filippo Degasperi, già consigliere nella legislatura uscente, e con i candidati consiglieri che sapranno portare il cambiamento anche in Trentino-Alto Adige. Un grande in bocca al lupo a loro».(pa.pi.)













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