Lupetti, esploratori e guide Agesci festeggiano 90 anni

Gli scout cattolici furono fondati il 10 aprile 1923 da Antonietta Giacomelli. Oggi in città sono un centinaio



ROVERETO. Gli scout cattolici di Rovereto - gli Agesci - compiono 90 anni: lupetti, guide, esploratori e rover saranno domani sera in piazza a celebrare il traguardo. Gli Agesci in città coinvolgono un centinaio di giovani e giovanissimi, non solo di Rovereto ma anche dei paesi vicini, e si affiancano all'altro gruppo scout, i più "laici" Cngei.

Negli Agesci i giovani non imparano solo a gestire campi scout, ad aiutare il prossimo; il percorso degli scout è in tutto e per tutto educativo, e nel gruppo ci si prepara alla vita, condividendo lo spirito e i principi della fede cattolica. La storia degli Agesci è partita proprio il 10 aprile, del 1923, e fondatrice del gruppo fu Antonietta Giacomelli, entrata, pochi anni fa, nel famedio comunale di Rovereto, proprio per i suoi meriti nella promozione sociale e nello scoutismo. In Italia lo scoutismo cattolico risale al 1916, la sezione di Rovereto nacque pochi anni dopo il passaggio del Trentino all'Italia; all'inizio si chiamava Asci (Associazione scoutistica cattolica italiana). Giacomelli aveva posto le basi del gruppo ancora nel 1920, con il primo reparto femminile di "esploratrici". Fu però una esperienza assai breve, di appena cinque anni. Il fascismo, che nel 1926 aveva costituito i balilla, abolì gli scout nel 1928. Liberata l'Italia, lo scoutismo riprende subito, e già nell'aprile 1945 nasce il gruppo Asci San Marco, legato alla parrocchia; lo si presenta ufficialmente il 5 agosto 1945. Antonietta Giacomelli è ancora protagonista nella rifondazione, nel 1946 è lei che fonda il gruppo Agi (Associazione Guide Italiane) e le presenta con don Rossario alla Campana dei Caduti. I due gruppi procedono paralleli, dopo il '68 partono le prime attività comuni. Si arriva alla fusione nel 1974: nasce l'Associazione Guide e Scout cattolici Italiani (Agesci) di Rovereto così come la conosciamo oggi. É invece nel 1986 la nascita del gruppi Rovereto 2 Ovest, di Borgo Sacco, che nel 1992 si unisce a quello di San Marco, creando nel contempo due gruppi.

Le varie sezioni (in base all'età) si chiamano branchi, reparti e clan, e trovano sede alla Beata Giovanna ed all'oratorio di Sacco; la sede comune è nuovissima, è stata inaugurata nel 2010 e si trova a fianco della chiesa di San Marco. I nomi sono fantasiosi e ispirano l'avventura: branco Rupe Bianca (nato dalla fusione tra i branchi Fiore rosso e Wontolla), reparto Ghibli (dopo l'unione degli Excalibur e Colorado), il clan Patchwork. Le attività partono in ottobre, sono settimanali e vengono coronate ogni anno con le lunghe uscite estive. Dietro però ai nomi di fantasia, alle gite, ai giochi e alla terminologia scout, c'è un progetto educativo ben preciso. Si parte dai lupetti (fino agli 11 anni), poi si diventa guide ed esploratori (fino ai 16), poi si diventa clan, con rover e scolte, fino a 21 anni. Crescendo, si imparano tante cose, ma più che a "sopravvivere da soli nel bosco" tutto è finalizzato a poter dire alla fine "ora sono in grado di aiutare qualcun altro". Che è il messaggio della fede cattolica, e che comunque è un bene preziosissimo nella società di oggi.(m.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano