al sociale giovedì sera 

Lo Cascio dà la voce a Pippo Fava 

«Il silenzio è mafia» regalato alla comunità dall’avvocatura trentina



TRENTO. Parole per raccontare, spiegare che «Il silenzio è mafia». Un evento quello organizzato per giovedì sera (alle 20.30 al teatro Sociale, ingresso gratuito con la possibilità di prendere i biglietti al botteghino a partire dalle 19.30) che è un regalo dell’avvocatura trentina alla comunità. Con Luigi Lo Cascio che interpreterà degli scritti di Pippo Fava, scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore siciliano, ucciso dalla mafia il 5 gennaio 1984. «Abbiamo deciso - spiega il presidente dell’ordine forense, Andrea de Bertolini - di parlare delle vittime di mafia scegliendo, questa volta, un uomo che non apparteneva alle istituzioni, trovando in Fava un esempio di coscienza civile, di responsabilità individuale che rappresenta ciò che il singolo può fare per affermare e riaffermare la cultura della legalità. Abbiamo trovato in Lo Cascio un’adesione immediata al progetto e una grande partecipazione da parte sua, come abbiamo avuto l’appoggio della fondazione Fava e delle istituzioni, dal ministero al Comune e alla Provincia di Trento». Partner del progetto anche la fondazione Museo storico con Ferrandi che ha spiegato come gli «utenti» della memoria non siano solo gli studenti, ma i cittadini tutti. Ad introdurre Lo Cascio, un documento video di circa un quarto d’ora del regista Lorenzo Pevarello. Una sorta di mosaico dedicato alla vita di Fava, compresa l’intervista con Biagi, considerata la «causa» definitiva della sua uccisione.













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