Le Sentinelle in piedi «Vogliamo difendere i diritti dei bambini»
Il senatore Divina: inaccettabile parificare realtà così diverse In piazza anche i consiglieri Cia, Borga, Bridi e Coradello
TRENTO. Per la piazza delle Sentinelle in Piedi, se la proposta di legge Cirinnà fosse approvata sarebbe un incubo. Prima di tutto perché scardinerebbe il concetto di famiglia tradizionale, facendo venire meno i diritti dei bambini che come nascono da un uomo e da una donna, devono crescere con gli stessi punti di riferimento. Mentre il concetto dell'utero in affitto, altro non è che la mercificazione della donna e che potrebbe portare anche a nuove situazioni schiavitù ed a nuove ipotesi di reato.
Così alla vigilia dei giorni decisivi per l'approvazione della legge, la comunità che fa riferimento alle Sentinelle in Piedi si è ritrovata ieri e oggi nelle piazze italiane per dimostrare con la consueta veglia silenziosa, la propria opposizione. Circa cento persone, tra le quali il senatore Divina, i consiglieri provinciali Cia e Borga, i consiglieri comunali Bridi e Coradello, hanno testimoniato la contrarietà ad una proposta di legge che divide, generando una discussione che però lascia le porte aperte a possibilità alternative: «Al momento come Lega Nord – ha detto il senatore Divina – siamo contrari alla Cirinnà, ma si dice che verrà presentata con delle modifiche sostanziali ed allora aspettiamo il testo definitivo. Così com'è inaccettabile perché parifica due realtà del tutto diverse tra loro, la famiglia tradizionale con quella composta da genitori di un unico sesso e non tiene in nessuna considerazione i diritti dei bambini.» Per Divina sarebbe stata accettabile invece la trasposizione dell'attuale concetto giuridico in legge.
Per la piazza la stepchild adoption altro non è che un “folle abominio del quale sono vittime i bambini che in questa possibile realtà, non avrebbero nessun diritto”. Opposizione dichiarata anche nei confronti della teoria gender che di fatto l'art.16 della legge della buona scuola di Renzi, ha introdotto.
Per tutti l'appuntamento sarà il 30 gennaio per il “Family Day”, in piazza San Giovanni a Roma, che dopo le dichiarazioni del Papa a favore della famiglia tradizionale vuole essere una vera e propria manifestazione di forza capace di fare pressione sulla politica.
La veglia silenziosa delle Sentinelle in piedi si è svolta nella tranquillità assoluta, con piazza Cesare Battisti presidiata dalle forze dell'ordine che ne controllavano gli ingressi. Del resto la contestuale manifestazione di Bolzano aveva portato in Alto Adige le frange estremiste e così entrambi gli appuntamenti si sono svolti nella maniera più ordinata.
In gioco non solo la legge nazionale, ma anche quella provinciale per una situazione ad alta tensione politica difficile da interpretare. Se da una parte l'opposizione del centro destra è unitaria, dall'altra ci sono delle divisioni.
La parte dem del Pd è contraria e tra gli stessi senatori trentini non c'è accordo: da una parte Tonini e Fravezzi e dall'altra Panizza che ha dichiarato in più occasioni, il proprio voto contrario.
(d.p.)