Lavis, il Pd attacca in aula Tira già aria di elezioni

Raffica di interrogazioni: chiesta trasparenza sui lavori alla scuola di Pressano E sulla tensostruttura dell’anfiteatro si critica la scelta costosa e insicura


di Daniele Erler


LAVIS. Forse definirlo un anticipo di campagna elettorale sarebbe esagerato, eppure nel consiglio comunale di martedì sera il Partito Democratico ha chiesto conto al sindaco Graziano Pellegrini di una serie di questioni, che riguardano il territorio di Lavis. Lo ha fatto talvolta in modo propositivo, chiedendo ad esempio un maggiore coinvolgimento della cittadinanza, nella progettazione della nuova scuola di Pressano (una mozione votata poi all’unanimità dal Consiglio)0.

In questo caso, il sindaco ha annunciato che il progetto preliminare, prima della sua approvazione definitiva, sarà visibile in municipio, per raccogliere le osservazioni di chiunque voglia partecipare. I consiglieri del Pd (Cristina Casagrande, Giovanna Endrizzi e Paolo Facheris) hanno però colto l’occasione anche per evidenziare alcune questioni, che – almeno dal loro punto di vista – connotano in senso negativo l’attuale amministrazione. Con l’arma delle interrogazioni, i consiglieri di minoranza hanno puntato ad esempio il dito contro lo stato attuale di via 4 Novembre. Hanno sottolineato i problemi, in caso di pioggia, del parcheggio dietro palazzo Maffei. Ed hanno contestato (non per la prima volta) la scelta di coprire con una tensostruttura l’anfiteatro al Parco urbano. Via 4 Novembre è stata definita dal Pd come «pericolosa ed insicura».

«C’è il rischio concreto – ha spiegato Facheris – che qualche sampietrino smosso dai veicoli in transito venga proiettato contro i pedoni, veicoli ed abitazioni vicine». Recentemente, ci sarebbero stati già due casi in questo senso: una donna colpita al ventre da un bolognino smosso dal passaggio di un’auto, ed il vetro di una macchina che è stato invece frantumato. In risposta, Pellegrini sottolinea:«in relazione alla qualità del materiale posato la strada sia ormai destinata a sfaldarsi, perché non sufficientemente resistente, per portanza, alle condizioni attuali del traffico». Servirebbe, insomma, un intervento radicale, che permetta di utilizzare cubetti di porfido più grossi e resistenti (come quelli di via Matteotti). Ma, sottolinea il sindaco, mancano i fondi.

Così come non ci sono i soldi per intervenire sul parcheggio di palazzo Maffei, che – ha detto Casagrande – «in caso di pioggia si trasforma in un lago». Il Pd ha però criticato anche come i soldi siano stati spesi in passato: quasi 667 mila euro per la tensostruttura al parco, e più di 500 mila euro per l’acquisto di fioriere e piantumazione. Intanto, il Consiglio comunale tornerà a riunirsi questa sera, in questo caso per discutere l’affidamento del servizio idrico ad Air.













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