Lago «verde», con il caldo è fiorita nel Garda l’anabaena
La temperatura dell'acqua è troppo calda ed ecco che subito è comparsa l'alga che fa cambiare colore
RIVA. Da qualche giorno è ricomparsa nel lago di Garda l'anabaena. A vederla è una specie di polverina in sospensione, simile al polline, quasi a fior d'acqua, di colore cangiante fra il verdino pallido ed il giallo limone. Distesa in lunghe striature ce n'è una gran quantità, non solo nel canale della Rocca e nel porto vecchio, ma un po' in tutto il lago, anche al largo, sulle due sponde sia verso la riserva di Gola che dall'altra parte sotto Corno di Bò, verso Tempesta e Navene. Ieri, sotto la pioggia, il fenomeno non era particolarmente vistoso: più decisa la colorazione alla fine della scorsa settimana, soprattutto quando l'òra, spingendo verso nord, l'ha ammucchiata nel braccio orientale del canale della Rocca fino ad offrire un quadro tutto autunnale, grazie anche alle larghe foglie dei platani che cominciano a galleggiare.
La struttura provinciale che da porto San Nicolò effettua i controlli sulla salute del lago ha provveduto, nella mattinata di martedì, ad effettuare un prelievo della colonna d'acqua dalla superficie alla massima profondità del lago nel punto dove si toccano le tre province di Trento, Verona e Brescia. Le analisi sono in corso, ma non dovrebbero riservare particolari sorprese né motivi di allarme per la salute del lago. L'anabaena è una fioritura algale, fenomeno naturale che si verifica in determinate condizioni di temperatura dell'acqua. Di solito compare tra la fine di giugno e luglio, quando il lago comincia a sentire forte l'azione del sole. Dopo un'estate piovosa, ma non fredda, il mese di settembre ha regalato qualche giornata davvero all'altezza della tradizione gardesana, cieli tersi, e sole caldo nelle ore del mezzodì.
Ancora oggi la temperatura dell'acqua oscilla tra i 20 ed i 21 gradi: decisamente alta in rapporto al calendario. D'altro canto non dev'essere considerata del tutto eccezionale nemmeno questa tardiva fioritura autunnale: la dottoressa Chiara Defrancesco, responsabile in provincia del monitoraggio del Garda, ricorda che già nel 2001 e nel 2002, sempre ai primi d'ottobre, l'alga giallastra è comparsa nel lago. Trattandosi di un fenomeno naturale, legato alle condizioni climatiche, non c'è che da tenerselo, aspettando che la temperatura viri verso livelli più consoni all'autunno. Intanto si potrà ringraziare lo sconosciuto titolare d'una barca che, nei primi anni Novanta, ha seminato, senza saperlo, l'anabaena nel Garda, dove fino a venticinque anni fa non s'era mai vista. A titolo di consolazione c'è la considerazione che se l'alga prospera, vuol dire che il lago è in buona salute.