Ladri a caccia di rame Cimitero preso d’assalto

Ad attirare i malviventi il tetto e i canali di scolo della cappella nel camposanto di Santa Massenza. Ma il furto è fallito, forse per l’inatteso passaggio di qualcuno


di Roberto Franceschini


TRENTO. La fantasia dei furfanti non conosce limiti. Se in più occasioni la cronaca nera ha parlato di furti di rame nei cantieri edili, nelle industri di elettronica, o più frequentemente lungo le linee ferroviarie, mai e poi mai si poteva immaginare che i malviventi avrebbero rubato del rame in un cimitero. Sì, proprio in un cimitero, nello specifico quello di Santa Massenza.

A questo punto sorge spontanea una domanda: come mai in un camposanto c'è del rame, in così gran quantità, da essere oltremodo appetibile? Bisogna sapere, infatti, che nel luogo dove riposano i defunti della frazione lacuale vezzanese, la copertura del tetto della cappella, dove si recitano le preghiere per i morti, è rivestita in rame, come pure alcune cellette per contenere le ceneri per quanti si fanno cremare. Sono state divelte anche delle gronde ed i canali di scolo delle acque piovane.

C'è da dire che il furto dell'oro rosso non è riuscito, forse perché gli aspiranti ladri sono stati disturbati da qualche veicolo in transito nel cuore della scorsa notte, visto che il cimitero, posto a nord dell'abitato, è situato lungo l'arteria intercomunale che conduce alla frazione di Fraveggio e alla struttura di accoglienza “Casa di Giano”.

I danni però sono stati di una certa entità e comprensibile la rabbia degli abitanti della frazione, nota per le sue distilleria di grappa, dove, guarda caso, gli alambicchi sono realizzati con il preziosissimo metallo.

Il tentato furto è stato scoperta di prima mattina, da un contadino che si recava nei campi. Sull'inquietante ed odioso episodio stanno adesso indagando i carabiniere della stazione di Vezzano, mentre gli operai del Comune hanno già iniziato i lavori per sistemare la copertura divelta.













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