La solidarietà di Cia a de Bertoldi: «Il partito intimorisce e reprime con gli organi disciplinari»
Durissima la presa di posizione dell’espulso Cia, che aveva dovuto abbandonare il partito lo scorso gennaio: c’è solidarietà con de Bertoldi, fuoriuscito per divergenze con FdI “a difesa della Provincia Autonoma”
IL CASO De Bertoldi lascia il gruppo parlamentare
TRENTO. "Esprimo la mia più profonda solidarietà all'onorevole Andrea De Bertoldi per la sua decisione, certamente sofferta ma necessaria, di lasciare il gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia. La sua scelta, maturata nel tempo, testimonia un coraggioso impegno nella difesa dell'autonomia della nostra Provincia, un principio che, purtroppo, sembra trovare sempre meno spazio all'interno di Fratelli d'Italia". Così, in una nota, il consigliere provinciale Claudio Cia, espulso dal partito lo scorso gennaio.
"Ritrovo nelle vicende di De Bertoldi molte analogie con la mia esperienza personale: anch'io mi sono scontrato con una struttura di partito che utilizza gli organi disciplinari più per intimorire e reprimere il dissenso e il confronto democratico, piuttosto che per garantire l'etica e la giustizia interna. Questi strumenti sono già stati spesso impiegati, infatti, per soffocare ogni voce critica che osi mettere in discussione l'accentramento delle decisioni, a scapito della democrazia interna e del rispetto delle specificità locali", scrive Cia, parlando di una "disciplina usata più come una clava d'altri tempi piuttosto che come uno strumento di equità e giustizia".
De Bertoldi aveva abbandonato il gruppo parlamentare nei giorni scorsi per un “dissenso con la linea del partito”