La Pro Loco: «Intitoliamo una piazza a Nino Graffer»
TRENTO. È stato u no dei pionieri ad avere reso possibile lo sviluppo del Monte Bondone, installando la prima seggiovia nel 1934, il cosiddetto “Slitòn”, realizzato da Nino Graffer. La Pro Loco Monte...
TRENTO. È stato u no dei pionieri ad avere reso possibile lo sviluppo del Monte Bondone, installando la prima seggiovia nel 1934, il cosiddetto “Slitòn”, realizzato da Nino Graffer.
La Pro Loco Monte Bondone ora chiede che si ricordi la figura dell’importante imprenditore trentino, artefice del primo impianto di risalita e delle successive seggiovie sul Bondone con l’intitolazione della piazza del Vason, a fianco dell’Hotel Montana. La richiesta è stata presentata alla circoscrizione del Bondone martedì sera ed è stata approvata all’unanimità. È stato il presidente della Pro Loco Sergio Costa a ripercorrere le tappe salienti della vita di Graffer, nato a Trento il 6 novembre 1903, primo di dodici fratelli. «Dopo la Grande Guerra - si legge nel profilo biografico - si reca ad Amburgo per frequentare l'Università, che purtroppo deve presto lasciare a causa della morte del padre. Rileva l'attività di suo nonno Francesco Tomasi ai Solteri, dove mette in piedi una fabbrica di calce idraulica. Durante la Seconda Guerra Mondiale, diventa imprenditore di una piccola ditta, ma il suo amore per il Bondone lo spinge verso il suo sviluppo turistico, costruendo i primi impianti a fune, prima lo “slittone” del Mugon e poi quello del Montesel, cui affianca ben presto la sciovia del Palon, unica funzionante durante l'ultima guerra perché usata dal comando tedesco per accedere al ponte radio in vetta al Palon. Poi inventa le seggiovie, che progetta e produce per primo in Italia, esportandole poi nel resto del mondo. Muore a Trento il 5 novembre 1991».
La Pro Loco del Monte Bondone ha fatto anche richiesta per l’intitolazione dello slargo davanti alla chiesetta di Vaneze, intitolandolo al suo progettista, Ettore Sottsass senior. (sa.m.)