La nuova piscina è in bilico: in Comune differenti visioni
L'impianto e la sua fisionomia dividono. L'assessore allo sport: Non voglio lasciare debiti
TRENTO. Dopo una discussione per larghi tratti virtuale ieri del nuovo impianto natatorio si è parlato in Comune alla presenza degli estensori del rapporto voluto dall’assessore allo sport Tiziano Uez, ovvero Cassa del Trentino. I tempi di ideazione del progetto non sono infiniti, visto che la Provincia ha messo nero su bianco che si dovranno avere le idee chiare entro giugno, pena la decadenza del contributo fissato in 8.8 milioni di euro.
Ma Uez ieri, in una riunione bella partecipata, ha tirato decisamente il freno a mano: «Possibile che ci sia solo l’opposizione ad aver capito, con il sottoscritto, che occorre prudenza nell’affrontare questo progetto? Non si parla dei parcheggi in più che serviranno alle Ghiaie dove già insistono due palazzetti. Non si affrontano in modo serio i problemi di congiuntura di un periodo molto difficile. Io lo dico molto chiaramente: non sono intenzionato a dare il via libera ad un progetto faraonico che finirebbe per lasciare debiti su debiti a chi verrà dopo di noi. Faccio notare che questo discorso della piattaforma, su cui insistono soprattutto i colleghi del Pd, causerà un notevole rialzo dei costi di progettazione e, pure, di mantenimento della struttura», ha tuonato Uez, sin dall’inizio del suo mandato apertamente schierato per un impianto natatorio contenuto.
Ma Paolo Serra, Pd, presidente della commissione sport e cultura, si è confermato di tutt’altro avviso. Ed ha sottolineato come tutti i dati portati da Cassa del Trentino debbano invece essere letti attraverso la lente dell’ottimismo: « E’ stato fatto notare che, ragionando sul nuovo impianto natatorio, non sarebbe corretto quantificarlo solo su di un bacino cittadino. L’utenza potenziale viene calcolata dallo studio come una percentuale basata su 117 mila abitanti, quelli solo del capoluogo, e viene stimata tra 6850 e 8.900 persone» «Ma il calcolo di Cassa del Trentino non tiene conto però della possibile attrazione da altri comuni limitrofi alla città che potrebbero usufruire del nuovo centro. Allo stesso tempo non è stata presa in considerazione la potenzialità del mondo universitario (non residente) ma comunque abitante a Trento. Le statistiche più accreditate spiegano che su 16 mila iscritti alla varie facoltà, la metà ( 8 mila persone) ha una presenza costante ed un più che probabile interesse in una nuova piscina». La patata bollente tornerà presto in maggioranza.