La lezione di fisica? Si fa da casa via web

La sperimentazione a Transacqua: 5 studenti seguono il professore ognuno dal proprio computer. Il costo? 3 euro al mese


di Jacopo Tomasi


TRENTO. Invece di alzare la mano, basta un clic. «Prof, può ripetere il teorema di Gauss che non l’ho capito?» E la spiegazione arriva via webcam, sul proprio computer o tablet, durante una videochiamata di gruppo. Fantascuola? Niente affatto. All’istituto superiore di Transacqua, in Primiero, le lezioni a distanza via Internet sono diventate realtà grazie al progetto «School Progress», che è stato avviato in via sperimentale quest’anno coinvolgendo cinque studenti iscritti alla terza del liceo scientifico. In questo modo Carla Bettini, Erika Bonat, Michael Bonomelli, Andrea Todeschi e Luca Turra possono effettuare approfondimenti di fisica via web fuori dall’orario scolastico «normale». E se i risultati della sperimentazione saranno soddisfacenti il prossimo anno questo progetto potrebbe essere esteso anche ad altre classi e ad altre discipline. «L’idea che sta alla base dell’iniziativa – spiega il docente Costantino Tomasi, creatore di «School Progress» – è quella di sfruttare l’innovazione tecnologica per migliorare la didattica. In questo modo agli studenti basta avere una postazione Internet per fare degli approfondimenti con i docenti, seguire corsi di recupero on line, partecipare alle correzioni dei test di verifica, potenziando quindi l’offerta formativa proposta dall’istituto». Tutto questo senza la necessità di tornare sui banchi fuori dall’orario scolastico, ma facendolo comodamente dalla scrivania di casa o dalla biblioteca del paese. Basta una videochiamata di gruppo e gli studenti possono interagire col docente che spiega le nozioni sfruttando una lavagna interattiva che appare sullo schermo del pc. Le lezioni vengono anche registrate e possono essere riviste in ogni momento come un podcast.

La vecchia lavagna ed il gessetto non andranno certo in pensione, ma grazie a questo progetto non è necessario essere fisicamente in classe per seguire la lezione o gli approfondimenti. E’ sufficiente, infatti, connettersi a Internet ed entrare con un click nell’aula virtuale che è stata creata dall’Istituto di Transacqua, unendo software applicativi e dispositivi multimediali. «Si è così creato un cyberspazio scolastico – prosegue il professore Tomasi – attraverso il quale gli studenti hanno la possibilità di partecipare alle lezioni, raggiungendo gli stessi risultati che ottengono quando sono seduti in una classe reale. Il docente e gli studenti, infatti, possono interagire come in un videogioco, discutendo e intervenendo simultaneamente e inviandosi in tempo reale le diverse informazioni».

In un periodo nel quale si parla di riduzioni di risorse anche per il sistema scolastico, quella avviata in Primiero è sicuramente una buona pratica. Si riesce, infatti, a fare innovazione spendendo pochissimo. «Bastano 3 euro al mese per la licenza on line», conclude il preside dell’istituto Alessandro Bonesini.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

la storia

«Fiuto e determinazione, così presi Marco Bergamo» 

Va in pensione Arervo, il poliziotto che il 6 agosto 1992 mise le manette al serial killer dopo una caccia durata tutta la notte. «Nell’83 vidi il corpo di Marcella Casagrande. Certe cose ti segnano per sempre»


Luca Fregona