La generosità degli Altipiani tra i cuori scossi dei terremotati

Una delegazione di un centinaio di persone a Mirandola per consegnare i 52 mila euro raccolti Nell’Emilia che sta rialzando la testa l’aiuto dei Cimbri sarà investito in una scuola elementare


di Fabio Marzari


ALTIPIANI CIMBRI. Quasi cento persone hanno seguito i Sindaci di Folgaria e Lavarone con il Presidente della Comunità Cimbra a Mirandola per consegnare i 52 mila euro raccolti in favore dei terremotati. Una scia lunga quarant’anni lega queste terre a Mirandola, da quanto lo sci club Lupi Sport, guidato dall’instancabile Elvino Castellazzi, cominciò a frequentare le piste di Folgaria. Ora quell’ amicizia nata nel divertimento ha fatto scattare la molla della solidarietà. La piazza Costituente, la principale di Mirandola, all’arrivo dei due pullman è ancora vuota, pochi i passanti, è domenica ma non si scorge gioia sui volti. Il terremoto è ancora tutto dentro, più ancora che sui palazzi diroccati. L’evento ha colpito i cuori più delle cose. Un senso di precarietà e impotenza ha invaso le coscienze delle persone. La Banda Folk con i suoi cappelli piumati desta curiosità ma non allegria. Elvino fa da cicerone. Prima a piedi nel centro storico dove più evidenti sono le macerie, poi in corriera fra le zone industriali e le case della ricca periferia. La caparbietà emiliana ha già permesso di ricostruire l’80% dei siti produttivi e la stessa percentuale delle case di periferia. Nel centro sarà più lunga, ma la lucida capacità di procedere e la voglia di ritornare ciò che si era, il più importante e ricco distretto produttivo d’Italia, è garanzia di riuscita.

«Alla vostra destra si produce già da 15 giorni, mentre alla vostra sinistra gli operai entreranno prima di un mese». Elvino è un fiume. Si passa tra i segni del disastro di 5 mesi fa senza capire. Due condomini gemelli, costruiti a 15 metri di distanza, dalla stessa ditta, con le stesse tecniche, uno «non agibile», l’altro perfetto, quasi che la scossa avesse proceduto a slalom. Sconcerta l’ansia che assale la cameriera del caffè quando accoglie la comitiva, visibilmente scossa perchè bloccava la porta, la via di fuga. Si vive ancora sul chi va là. E’ ora di pranzo ed Elvino porta tutti sotto un tendone. Il pranzo è il meglio della cucina emiliana, semplice ma irraggiungibile nei suoi gusti. Quindi la parte ufficiale: Maurizio Toller che assieme al vicesindaco Struffi, al Comune di Lavarone, Luserna, Comunita’ di Valle e alle associazioni del volontariato e della Cri è stato il promotore della raccolta, al momento di consegnare il gigantesco fac simile di assegno con la cifra di 52 mila euro, si commuove, «non e’ concesso pensare che a noi non succederà mai perchè il nostro paese è sicuro. A volte succede e questo pensiero ci ha aiutati nella nostra azione di solidarietà e nel concedere a voi la speranza che si può cominciare». Benatti, sindaco di Mirandola ringrazia e sottolinea i giorni difficili ma ora si sta vedendo la luce: «Già ieri abbiamo inaugurato due scuole, oggi questo vostro contributo servirà per la sistemazione di un’altra, le elementari “Dante Alighieri”. Le scuole sono il cuore della nostra città». Dapprima l’economia e l’istruzione, poi le abitazioni, quindi i palazzi del centro. Tenacia, voglia di riprendere e tanti aiuti. Anche le istituzioni sono state all’altezza, un ruolo particolarmente positivo dalla Regione. Il concerto si svolge fra il duettare della Banda Folk e la locale Filarmonica Andreolli. La piazza e’ stata affollata durante tutta la cerimonia.

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