La biancheria “birichina” se ne va da Galleria Tirrena 

Dopo 44 anni di attività, chiude il negozio di intimo di “Genny”, Gemma Zini «Le ragazze di oggi non hanno più il gusto della seduzione. Si compra a caso»



TRENTO. Diciassette metri quadrati nei quali aneddoti piccanti, storie di sesso e amore si insinuano tra pizzi rigorosamente francesi, tedeschi ed italiani, perizoma, sottovesti e camice da notte. Dopo 47 anni di attività, che in parte hanno contribuito a cambiare le abitudini di molte donne trentine, chiude in Galleria Tirrena “Profili Intimi-Tutto Calze” di “Genny” Gemma Zini. Nato come merceria, è diventata un negozio di biancheria intima e poi di calze. «Dopo quattro anni che ero commessa alla Casa del Bottone sono rimasta vedova, avevo dei figli da mantenere ed ho deciso di mettermi in proprio. Ho cambiato settore merceologico ogni volta che mi rendevo conto che le vendite rallentavano. Ma la svolta alla mia attività è stata quella delle mutande birichine». In che senso? «Vendevo biancheria intima, ma non è che andasse più di tanto. Cercando articoli nuovi, ho trovato delle mutandine aperte e con un pizzo trasparente. Le ho chiamate “birichine” ed è stato il boom». Ci racconta qualche aneddoto? «Ascolto due signore anziane che commentavano la vetrina dicendo “guarda come siamo cambiati: vendono le mutande che noi nemmeno portavamo”. Oppure un signore di più di 80 anni che arriva con la sua badante e le regale una sottoveste di pizzo; mi si avvicina e mi sussurra “ stasera fago una tempesta”». Diciamo che ha contribuito a cambiare i costumi di Trento “ «Forse, ma è Trento ad essere cambiata. Pensi che conservo ancora la multa da 10mila lire che mi hanno dato perché avevo lasciato le mie bimbe camminare nell’erba dei giardini di Piazza Dante. Questo episodio penso faccia capire come quella di oggi sia tutta un’altra città». Un articolo che non va più? «Le camice da notte da ospedale. Una volta negli armadi delle signore ce ne erano sempre almeno due». A livello di clientela ha avuto un ricambio generazionale? «Per me le ragazze di oggi non hanno più il gusto della seduzione dell’intimo. Ne indossano anche di non coordinato o acquistano un reggiseno senza nemmeno provarlo, ma come si fa?». Il riferimento è agli acquisti in internet? «Si, ma anche alle grandi catene di produzione dove si guarda il prezzo a scapito della qualità. Ma l’abbigliamento intimo è qualcosa dio più». (d.p.)













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