L'Unicef racconta la storia di Badia, bimba siriana arrivata a Trento
In un video la storia di un'amicizia nata a Trento tra due bambine di 9 anni
TRENTO. È una storia che si sta rapidamente diffondendo sui social e che racconta dell'amicizia nata a Trento tra due bambine di 9 anni.
La prima è arrivata dal Libano, fuggita dalla guerra grazie a un corridoio umanitario, sostenuto anche da Consiglio e Provincia autonoma di Trento. «Una storia che toccherà i vostri cuori» scrive l'Unicef, che ha realizzato il breve video che racconta dell'integrazione della piccola profuga.
È una rifugiata siriana - spiega il video -, mentre l'altra è italiana ed entrambe vivono a Trento. «Ho dovuto lasciare i miei amici - racconta la piccola arrivata col corridoio umanitario - e non è stato facile all'inizio ambientarmi e imparare l'italiano. Ma qui ci sono le case invece che le tende, e possiamo andare a scuola e ora amo davvero vivere qui».
«C'è stata la guerra, mi ha raccontato che è stata brutta e non vuole viverla più», spiega la nuova amica coetanea trentina.
«È la più bella risposta che queste bambine ci regalano - commenta il governatore del Trentino, Ugo Rossi, che conferma l'impegno delle istituzioni a fianco di chi, come il consigliere Mattia Civico e la diocesi di Trento si stanno spendendo per questi progetti di accoglienza - un messaggio per ciascuno di noi che ci dice che tentare di alleviare le sofferenze di chi vive tragedie come queste è doveroso ed è sempre possibile».