Trento. “Si può fare”, ma anche quel poco che è rimasto di “In Movimento”, oltre alla “Democrazia Cristiana”. Sono tutti convinti che si possa e si debba presentarsi come un terzo polo, nonostante la spiccata polarizzazione della politica dei giorni nostri. Ed il nascente schieramento è ancora in pressing su Progetto Trentino ma anche, e soprattutto, sul Silvano Grisenti. L’ex assessore di Dellai per educazione non ha sbattuto la porta in faccia a questi partiti ed ha, ufficialmente, rimesso la palla alla direzione del proprio partito, in programma all’inizio della settimana prossima.

«La nostra idea, e ci auguriamo che Progetto Trentino la capisca e condivida, è quella di dare vita ad un polo che ha tutte le potenzialità per andare a togliere voti al centrosinistra. Un’operazione che il centrodestra non deve dunque leggere come ostile nei loro confronti ma il contrario. E per dare una visibilità ancora maggiore a tutto il progetto l’ideale sarebbe affidare a Silvano Grisenti la palma del nostro candidato sindaco» confida uno dei centristi che confida nel sì del super assessore.

Ma dentro Progetto Trentino si assicura che il passaggio formale di lunedì o martedì prossimo sia davvero solo una formalità: Grisenti avrebbe già detto ai suoi di non considerare percorribile in primo luogo sul piano personale una candidatura a sindaco in prima persona. Che tra l’altro, si capisce, provocherebbe più di un problema politico al vicepresidente della giunta provinciale, ovvero Mario Tonina, espressione proprio di Progetto Trentino. Il terzo polo comunque attende ed incrocia le dita, preparando comunque il classico piano b, quello di presentare un candidato sindaco che esprima l’area di centro. Nelle ultime ore si sta accreditando in questo ruolo proprio Silvia Zanetti, portavoce di “Si può fare”. G,T.