L’omicidio di Carmela, a luglio il processo
È fissato per giovedì 16 luglio il processo di Marco Quarta, lì’uomo accusato di aver ucciso la moglie Carmela Morlino il 12 marzo a Zivignago. A decidere sul caso il giudice Carlo Ancona
TRENTO. È fissato per giovedì 16 luglio il processo di Marco Quarta, lì’uomo accusato di aver ucciso la moglie Carmela Morlino il 12 marzo a Zivignago. A decidere sul caso il giudice Carlo Ancona. L'agente immobiliare avrebbe prima colpito la moglie con il coltello con una lama lunga 15 centimetri e poi avrebbe usato la roncola.
Secondo l'ipotesi dell'accusa, si sarebbe portato da casa entrambe le armi. Il coltello, poi, gli è stato sfilato dal vicino di casa che era accorso in aiuto di Carmela Morlino, mentre la roncola è stata trovata in un campo vicino. Probabilmente, l'agente immobiliare l'ha gettata prima di fuggire.
Gli esami successivi su questa seconda arma hanno provato che è stata usata per finire la donna. Infatti, la roncola è compatibile con tre profonde ferite sul collo di Carmela. Se dovessero restare in piedi almeno le due aggravanti più importanti per Quarta si farebbe sempre più probabile una condanna a 30 anni di prigione. Infatti la pena per l'omicidio aggravato è l'ergastolo, ma con la scelta del rito abbreviato si potrebbe scendere a 30 anni. E questo sembra essere l'esito del processo per l'omicidio di Zivignago.
L'avvocato Pontalti, però, sta lottando per evitare la sentenza più scontata. Per questo ha messo a disposizione della parte civile, ovvero dei suoi due figli di 7 e 4 anni, tutti i suoi beni. Si tratta di metà della casa di Zivignago, di un terzo di un appartamento che la coppia aveva comprato a Trento e della metà della nuda proprietà della casa di famiglia dove vivono i suoi genitori a Varese.