L’Euregio si fa a scuola: al Prati scambio «totale»
Il progetto iniziato con l’esperienza del professor Zorzi al Reithmanngymnasium di Innsbruck in futuro dovrebbe coinvolgere altri docenti e anche gli studenti
TRENTO. L’Euregio è una realtà un po’ più vicina, almeno al liceo classico Prati. Ieri infatti la preside Ivana Pezzo e i suoi alunni hanno ospitato un numeroso gruppo di insegnanti del Reithmanngymnasium di Innsbruck, in vista di un possibile scambio non più di soli studenti, ma anche di docenti. Il progetto nasce dall’esperienza del professor Zorzi, che per quest’anno scolastico ha insegnato storia e filosofia tre giorni al liceo di Innsbruck e due al Prati. Il rapporto sta andando così bene, da far pensare di far diventare bilaterale lo scambio.
«Indubbiamente sarebbe una grandissima fortuna per i nostri studenti – ha spiegato la preside Pezzo – perché questo gli permetterebbe di seguire anche lezioni la cui lingua veicolare sarebbe il tedesco, lingua che già parlano molto bene ma che è importante che perfezionino, anche in vista di sbocchi universitari in Austria e Germania». Inutile infatti ricordare come la conoscenza non più solo di una, ma di almeno due lingue straniere, sia essenziale per ogni curriculum di studi di alto livello.
Altrettanto entusiasta dello scambio Max Gniegler, preside dell’istituto austriaco e insegnante di inglese e tedesco, che ha ricordato l’importanza del contatto virtuoso tra Tirolo, Sud Tirolo e Trentino, tre realtà territoriali connesse per ragioni sia storiche che geografiche. «Non esistono più confini ormai tra i nostri territori – ha ricordato il preside – ed è importante che i contatti si intensifichino, soprattutto per produrre cultura. L’unico limite ancora esistente è forse quello della lingua, ma stiamo lavorando perché anche questo sia abbattuto per le nuove generazioni». Il Reithmanngymnasium è infatti uno dei licei austriaci in cui viene insegnato proprio l’italiano come seconda lingua straniera e l’esperienza, dicono i professori in visita, si sta allargando anche ad altri licei. La speranza, dunque, è quella di avere presto anche al liceo Prati qualche professore austriaco e «di attivare anche scambi tra studenti – ha aggiunto la preside Pezzo – abbiamo attivato gemellaggi con scuole di Cile e Argentina, e a maggior ragione dobbiamo farlo con un paese così vicino a noi, con cui condividiamo anche una storia comune».
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