L’eroina a poco prezzo fa breccia fra gli studenti: quattro arresti
Operazione della squadra mobile fra Trento nord e piazza Dante dopo alcune overdosi. Tunisini in cella, sequestrati due etti e mezzo di stupefacente e 20 mila euro
TRENTO. Il prezzo che è crollato (causa sovraproduzione in Afghanistan) e la siringa ormai non si usa più (è roba vecchia). I due fattori uniti possono forse spiegare perché sempre più giovani - la fascia è quella fra i 18 e i 25 anni - si stiano pericolosamente avvicinando all’eroina. A testimoniarlo una volta di più è un’operazione antidroga della squadra mobile che ha arrestato 4 tunisini che dopo il «monopolio» a Trento nord, stavano cercando di diventare i padroni di piazza Dante. Una manovra stroncata sul nascere anche a causa di una serie di leggerezze su incontri e scambi. A saltare agli occhi sono, però, i clienti dei quattro. Ragazzi normali, spessisimo studenti, disposti ad investire i 40 euro per la dose per fumarsi l’eroina. Un mercato che non conosce crisi quello della stupefacente tanto che la stima è che in città la richiesta sia in media di un chilo alla settimana.
Le indagini della mobile (coordinate dal sostituto procuratore Davide Ognibene) sono iniziate circa un mese fa. E sono partite da un dato per così dire sanitario. Si erano registrati alcuni casi di leggere overdose concentrate nella zona di Trento nord. L’ipotesi era quella di una sola partita tagliata male e sono quindi partiti gli appostamenti e i pedinamenti. Che hanno portato ai quattro arresti di lunedì sera. I primi due Hamza Ouertani (22 anni) e Oussama Jridi (19 anni) sono stati fermati in via Paludi con tre etti di eroina e 2.000 euro. L’ipotesi è che fossero già riusciti a spacciare qualcosa e quel denaro arrivasse quindi dalla vendita. Poco dopo sono finiti in manette Mokdad Gharsalli e Ridha Garsalli ((39 anni) in piazza Dante. Addosso i due avevano 15 grammi di eroina ma poi la polizia ha perquisto la cas dove stavano e lì hanno trovato 18 mila euro oltre a quasi due chili e 300 grammi di eroina. La droga non era nascosta e questo - ha spiegato ieri Roberto Giacomelli, il dirigente della squadra mobile - fa pensare che il carico fosse appena arrivato. Dalle verifiche della polizia pare che i 4 di fatto avessero il monopolio dello spaccio a Trento nord e che stavano facendo i primi passi verso piazza Dante dove, le operazioni, avevano eliminato gran parte degli spacciatori. Volevano insomma ampliare il loro mercato ma non avevano fatto i conti con i poliziotti.
In totale sono stati sequestrati due chili e mezzo di eroina (non di altissima purezza) e 20 mila euro. Da calcolare che lo spaccio dello stupefacente avrebbe potuto fruttare circa 30 mila euro a fronte di un investimento iniziale di 10 mila. Dalla questura è partita anche una segnalazione alla finanza. I 4 erano in affitto in un appartamento e ora bisognerà verificare la posizione di chi aveva dato l’uso del locale.
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