L'anno nero delle mele: salvo solo un terzo del raccolto
Prezzi aumentati del 20-30% a causa della scarsa produzione e della grandine
TRENTO. L'anno nero delle mele, Melinda tira le somme. Il presidente Michele Odorizzi: «La produzione è inferiore a quella che avevamo stimato. Siamo sotto il 30%. Molta la produzione «grandinata», un peccato perché quella che si è salvata è una frutta molto bella. Andiamo avanti collocando le ottime mele del raccolto 2016 che grazie ai nostri sistemi di conservazione sono perfette». I prezzi sono lievitati fra il 20 e il 30% ma il mercato internazionale, nota ancora il presidente, si muove con molta lentezza. Un po’ meglio vanno le cose su quello interno.
Momento di bilanci anche per la Op C.I.O. che nei giorni scorsi ha tenuto l’assemblea generale dei soci con il rinnovo della cariche che hanno visto la riconferma all’unanimità alla presidenza di Remo Paterno. «In Trentino - afferma - la nostra Op ha visto un calo di produzione mediamente del 60%; in Valsugana la perdita supera il 75%. La produzione era accettabile nell’Alto Garda ma poi è stata distrutta dalla grandine. Il risultato è quello che la produzione da immettere sul mercato come prodotto fresco non supera il 25%. Cooperative come quella di Levico non raggiungono nemmeno il 10% di produzione con un danno enorme a causa delle gelate del 22 aprile».