L’abbattimento dell’ex autostazione diventa uno show / VIDEO
Molti i roveretani che, in una nuvola di acqua nebulizzata, hanno fotografato e filmato “un pezzo di città che sparisce”
ROVERETO. Tutti con gli occhi (e il cellulare o la microcamera) puntati alle ruspe che hanno ridotto in macerie l’ex stazione delle corriere di corso Rosmini. L’intervento demolizione in centro città è diventata l’attrazione per molti roveretani che non si sono voluti perdere lo spettacolo dell’operazione chirurgica con la quale boccone dopo boccone (di cemento) le fauci metalliche dei demolitori si sono “mangiate” lo storico edificio. Un intervento già abbozzato martedì e che è stato completato ieri sotto gli sguardi di molti curiosi che si sono sottoposti alla doccia dell’acqua nebulizzata sparata dai cannoni per abbattere le polveri pur di non mancare ad un momento “storico”: «E’ un pezzo di città che se ne va...» era il commento comune. Avvolti nelle nubi di acqua e polvere (poca, in verità), con una mano in molti si riparavano la bocca e con l’altra riprendevano l’incalzare delle ruspe al lavoro mentre il direttore dei lavori, l’architetto Mario Bonifazi e il titolare dell’impresa Silvano Santoni, controllavano le varie fasi della demolizione.
E così il cantiere procede («rispettando i tempi previsti» ribadiscono Bonifazi e Santoni) mettendo ordine in alcune “falle”. Come il passaggio riservato ai pedoni in via Paoli. Ieri, come promesso grazie anche ai servizi del Trentino, è stato posizionato un cordolo che delimita lo spazio riservato ai pedoni garantendo così una maggior sicurezza. Con i lavori dell’ex autostazione sono spariti i posti auto del parcheggio in parte recuperati grazie ai provvedimenti della giunta. Oltre ad una decina di parcheggi in corso Rosmini, da lunedì in accordo con Amr sarà consentita la sosta gratuita breve (30 minuti) nel parcheggio di via Manzoni. (g.r.)